Scienziati lanciano l’allarme: “Asteroide colpirà la Terra entro il 28 settembre”

Alcuni scienziati hanno ragione di credere che un asteroide colpirà il nostro Pianeta in una data tra il 15 e il 28 settembre. Ma la Nasa rassicura: «Se ci fosse stata una simile minaccia, gli strumenti l’avrebbero già rilevata»

Scienziati lanciano l'allarme: "Asteroide colpirà la Terra entro il 28 settembre"

Da qualche tempo gira una voce sul web, supportata da varie argomentazioni più o meno autorevoli, la quale sostiene che la prossima settimana la Terra verrà colpita da un gigantesco asteroide, precisamente entro il 28 settembre; secondo alcuni scienziati, questo fantomatico corpo celeste non distruggerà comunque il nostro Pianeta, ma colpirà le coste atlantiche del Nord e del Sud America, cancellando Porto Rico e sconvolgendo di punto in bianco l’intero continente. Secondo la Nasa, però, queste voci sono prive di fondamento: se anche ci fosse una sola avvisaglia di tale minaccia, gli strumenti l’avrebbero già captata: «Non c’è alcuna traccia scientifica – ha dichiarato Paul Chodas, direttore del Near Earth Object della Nasa presso il Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, California – nè uno straccio di prova che un asteroide colpirà la Terra in quelle date». Insomma, dopo lo scampato pericolo della fine del mondo, secondo una profezia Maya, nel 2012 e dei due asteroidi avvicinatisi pericolosamente al nostro Pianeta nell’inverno scorso, c’è evidentemente qualcuno che si diverte a diffondere ansia ogni tot mesi. A calmare gli animi ci ha pensato anche il professor Robert Walsh dell’University of Central Lancashire, che ha chiarito come la Terra sia raggiunta ogni giorno da tonnellate di materiale extraterrestre che proviene dallo spazio profondo, ma la maggior parte di questi detriti bruciano subito a contatto con l’atmosfera terrestre: «Inoltre, dato che il 70% della Terra è coperto d’acqua, molti di questi detriti passano inosservati. Mi preoccuperei di più di tre grossi gruppi di asteroidi, denominati Aten, Amors e Apollo, che si sono staccati dalla grande cintura di asteroidi che esiste tra Marte e Giove, ma quelli li stiamo monitorando da anni». Chiaramente, non bisogna sottovalutare nessuno di questi corpi spaziali, prendendo esempio anche dal passato, ma la paura immotivata, questa volta, è completamente fuori luogo.

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