Siena, picchiata con un bastone all’ottavo mese di gravidanza: difesa dal figlio di 3 anni

Incinta all’ottavo mese di gravidanza è stata picchiata dal marito con un bastone per futili motivi: fortunatamente nessun danno al bambino che porta in grembo. Presente alla scena anche il figlioletto di tre anni, che avrebbe tentato di difendere la madre dall’implacabile ira del padre. L’uomo è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali

Siena, picchiata con un bastone all'ottavo mese di gravidanza: difesa dal figlio di 3 anni

Picchiata quotidianamente dal marito, anche durante il periodo della gravidanza. L’ennesimo episodio di violenza sulle donne arriva da Colle Val d’Elsa, in provincia di Siena, e vede come vittima una giovane donna di 24 anni, incinta allattavo mese di gravidanza e già mamma di un bimbo di tre anni. L’aggressore è il marito, R.F.G., lucchese, 31 anni, arrestato in flagranza di reato per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali, e accompagnato nel carcere di Siena. Ad allertare il 112 una vicina di casa che aveva udito le insistenti urla e le richieste di aiuto della donna. Secondo quanto riferito dai militari dell’Arma, arrivati subito sul posto, l’uomo avrebbe picchiato per futili motivi la moglie incinta con un bastone, violentemente e ripetutamente, sotto gli occhi del figlio di tre anni, che avrebbe tentato di difendere la madre dall’inaudita violenza del padre. Una volta entrati nell’abitazione i carabinieri si sono trovati davanti ad una delle scene più desolanti: cibo riverso a terra, suppellettili rotti, il bimbo di tre anni in lacrime, la donna incinta dolorante e con chiari segni di violenza su tutto il corpo, mentre il marito si trovava nella camera da letto, dove cercava di nascondere tra il materasso e la rete il bastone utilizzato per picchiarla. La donna è stata soccorsa e portata in ospedale: ha riportato varie lesioni, ma fortunatamente nessun danno al bambino che porta in grembo. Il figlioletto di 3 anni, in stato di shock, è stato affidato alle cure della madre, mentre i servizi sociali stanno verificando se sia necessario avviare un percorso di sostegno psicologico.

La donna non aveva mai sporto denuncia per amore
A quanto pare l’uomo aveva sulle spalle numerosissimi episodi di violenza familiare: adesso dovrà rispondere dei reati di maltrattamento in famiglia e lesioni personali. Intanto i militari dell’Arma hanno sentito alcuni vicini di casa della coppia, i quali hanno riferito che l’uomo picchiava quotidianamente la moglie, e così forte che le urla si sentivano in tutto il vicinato. Già in passato avevano chiesto l’intervento dei carabinieri, che però non avevano mai potuto procedere contro l’uomo perché la moglie, per amore, si era sempre rifiutata di formalizzare la denuncia, negando le violenze. Questa volta però ha deciso di reagire, stavolta per amore del bimbo che porta in grembo, consapevole che il marito avrebbe potuto seriamente causarle un aborto.

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