Siviglia, invalido rinchiuso dai fratelli per 20 anni in una cantina: gli rubavano la pensione

L’uomo viveva da 20 anni in una stanza di tre metri quadri senza luce, né servizi igienici. I fratelli lo hanno rinchiuso al buio per tutto questo tempo per appropriarsi della sua pensione di invalidità. Adesso dovranno rispondere di maltrattamenti e sequestro di persona

Siviglia, invalido rinchiuso dai fratelli per 20 anni in una cantina: gli rubavano la pensione

Segregato in cantina per ben 20 anni dai fratelli, il cui unico scopo era quello di rubargli la pensione. Una notizia sconvolgente che arriva da Siviglia, scoperta casualmente dalla polizia. La povera vittima è un uomo di 58 anni, invalido, trovato dalle autorità in pessime condizioni in una cantina buia e sporca. Al momento dell’irruzione era nudo, sdraiato su un materasso, e probabilmente ha vissuto così per circa vent’anni, ovvero da quando i suoi fratelli maggiori, un uomo di 76 anni e una donna di 61, lo hanno sequestrato in una cantina al buio e al freddo, per poter mettere le mani sulla sua pensione di invalidità, di mille euro o poco più. Secondo la ricostruzione dei fatti l’ultima volta che il 58enne è uscito di casa era il 1996, quando ha dovuto sottoporsi ad una visita medica, e da allora non ha più visto la luce, rinchiuso in pochi metri quadri. Quando è stato ritrovato dalla polizia era magrissimo, accanto al letto delle bottiglie di plastica che era costretto ad utilizzare per fare i propri bisogni. Un vero scempio, finalmente terminato. Ieri la sua liberazione, avvenuta in modo del tutto casuale. Alcune fonti che citano la polizia spagnola hanno riferito che i gestori di un bar della località di Dos Hermanas hanno chiamato la polizia perchè un uomo, completamente ubriaco, stava importunando i clienti. Si trattava proprio del fratello maggiore dell’invalido segregato, che è stato quindi riaccompagnato a casa dagli agenti. Ma una volta entrati nella sua abitazione si sono accorti di una porta chiusa con una catena. Insospettiti, gli agenti hanno chiesto all’altra sorella cosa nascondessero lì dentro. «Lì vive nostro fratello piccolo, ha forti problemi mentali. Lo accudisco, ha tutto quello che serve, all’igiene e alla salute ci penso io», ha spiegato la donna. Gli agenti ovviamente sono scesi a controllare, ritrovandosi davanti uno scenario terrificante: l’uomo era magrissimo, ormai ridotto ad uno scheletro, era piegato su se stesso, su un materasso, completamente nudo. La stanza in cui era rinchiuso non superava i tre metri quadri, non aveva luce né servizi igienici.

I suoi carcerieri in manette solo per qualche ora – La vittima è stata immediatamente trasportata in ospedale, a Siviglia, dove stanno procedendo con i controlli e le cure necessarie. I suoi carcerieri, invece, sono finiti in manette solo per qualche ora: adesso sono in libertà provvisoria e presto dovranno rispondere all’accusa di maltrattamenti e sequestro di persona. Una serie di interrogatori ai vicini è bastata per far capire che nessuno in zona, e per ben 20 anni, è stato mai a conoscenza della drammatica vicenda.

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