Sondaggi elettorali: M5S sorpassa il Pd, Luigi Di Maio più popolare di Matteo Renzi

Secondo un sondaggio Demos, se adesso ci fossero i ballottaggi delle elezioni politiche il Movimento Cinque Stelle staccherebbe sicuramente il Pd di dieci punti. E Luigi Di Maio ha addirittura superato Matteo Renzi nelle preferenze, superandolo in popolarità e fiducia personale

Sondaggi elettorali: M5S sorpassa il Pd, Luigi Di Maio più popolare di Matteo Renzi

Il Movimento Cinque Stelle surclassa il Partito Democratico e Luigi Di Maio supera in popolarità e fiducia Matteo Renzi; è quanto descritto in un sondaggio Demos pubblicato dal quotidiano “La Repubblica”. In base alla pubblicazione, se si votasse in questi giorni per le elezioni politiche, i Cinque Stelle otterrebbero il 32% dei voti, ossia il 5% in più rispetto all’ultimo sondaggio pubblicato lo scorso aprile, mentre il Partito Democratico si fermerebbe al 30,2%, comunque in leggero rialzo rispetto a due mesi fa, il cui risultato fu del 30,1%. In totale ribasso Lega Nord e Forza Italia, che non supererebbero il 12%, mentre gli altri partiti minori arrivano al massimo al 5%, eccetto Sinistra Italiana al 5,4%. Secondo il sondaggio, inoltre, il Pd e il M5S da soli intercetterebbero quasi i due terzi dei voti, mentre il terzo rimanente degli elettori appare molto frammentato e diviso.

L’indice di fiducia sul leader
Per di più, in caso di ballottaggi il M5S vincerebbe in ogni caso largamente battendo il Pd con un vantaggio di oltre dieci punti, rivela Demos. Il voto maggioritario si riflette anche nell’indice di popolarità e fiducia del leader: Beppe Grillo, con una preferenza del 38%, raggiunge quasi Matteo Renzi, che invece otterrebbe il 40% (una fiducia stabile da aprile, secondo il sondaggio), mentre il vice presidente della Camera Luigi Di Maio addirittura supera tutti e due con il 41%. Luigi De Magistris, il ri-eletto sindaco di Napoli, affianca Di Maio, mentre Silvio Berlusconi risulta essere ormai il fanalino di coda con solo il 32% delle preferenze in mezzo ai leader nella classifica della popolarità e fiducia personale. Insomma, se ci fosse adesso il voto le sorprese non mancherebbero.

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