Spese Marino, esposti Fdi e M5S. Il sindaco replica: “Restituisco i 20mila euro a Roma”

Esposti di Fdi e M5S sulle spese che il sindaco di Roma, secondo le due opposizioni, avrebbe fatto passare per cene di lavoro quando invece «si tratta di soldi spesi per cene con i parenti». Marino replica: «Basta polemiche! Ho speso meno di 20.000 euro. Li restituisco di tasca mia»

Spese Marino, esposti Fdi e M5S. Il sindaco replica: "Restituisco i 20mila euro a Roma"

Le opposizioni, con in testa Movimento 5 Stelle e Fratelli d’Italia, chiedono in modo sempre più insistente, un passo indietro da parte del sindaco di Roma, Ignazio Marino. E’ ormai assodato che il primo cittadino della capitale non gode più nemmeno dell’appoggio del suo partito o quantomeno si tratta di appoggio non più così scontato. Ad appesantire la posizione di Marino arrivano degli esposti di Fdi e M5S che ruotano attorno alle spese sostenute dal sindaco con la carta istituzionale. La procura ha deciso di aprire un’inchiesta, al momento senza ipotesi di reato e di indagati. Nella giornata di ieri numerose indiscrezioni erano circolate sulle sue possibili imminenti dimissioni, smentite poi dallo stesso attraverso una note in cui annuncia la restituzione delle somme a lui contestate: «Vado avanti, basta polemiche. In questi due anni ho speso meno di 20.000 euro per rappresentanza e li ho spesi nell’interesse della città. Ho deciso di regalarli tutti di tasca mia a Roma e di non avere più una carta di credito del Comune a mio nome». Per valorizzare la sua versione, Marino ha inoltre reso pubbliche sul sito del comune le spese sostenute con la carta istituzionale in nome della trasparenza. «Soldi per cene di lavoro» è la posizione dello staff del sindaco, mentre le opposizioni insistono si tratti di «soldi per cene con i parenti».

«I magistrati chiariranno la verità»
Il magistrato Alfonso Sabella, assessore alla Legalità di Roma, confessa che il sindaco «è turbato» ma vuole andare avanti. «Voglio che Roma guardi al Giubileo, ai cambiamenti necessari perchè i cittadini vivano meglio e in una città più accogliente», spiega Marino nella nota. «Saranno i magistrati a chiarire la verità». «Da due anni c’è un tentativo di sovvertire la scelta democratica dei cittadini. Io continuerò sulla strada del cambiamento e gli stessi cittadini giudicheranno».

Alcuni testimoni incastrano il sindaco
A confermare però la tesi di Movimento 5 Stelle e Fratelli d’Italia arrivano i racconti di alcuni testimoni come la comunità di Sant’Egidio che nega di essere stati ospiti di Marino nel 2013, e un ristoratore che rivela a ‘La Repubblica’ che il sindaco e la moglie due anni fa, nel suo locale avevano addebitato il conto all’amministrazione.

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