Stella grande quanto il Sole divorata da un buco nero. Evento rarissimo [video]

Un evento rarissimo osservato per la prima volta in diretta da un gruppo di scienziati della John Hopkins University di Baltimora. L’esperto: «La stella viene letteralmente disintegrata dal buco nero. E’ la prima volta che assistiamo alle fasi principali di questo affascinante e raro evento, cioè dalla distruzione della stella alla formazione del getto relativistico»

Stella grande quanto il Sole divorata da un buco nero. Evento rarissimo

Pochi giorni fa un gruppo di ricercatori sotto la guida dell’astrofisico Sjoert van Velzen della Johns Hopkins University di Baltimora, ha registrato il momento esatto in cui un buco nero ha letteralmente divorato una stella, dalle dimensioni molto simili al nostro Sole. Si tratta di un fenomeno già conosciuto, ma che fino ad oggi non era ancora stato osservato così attentamente, raccontato adesso sulla rivista Science. «E’ la prima volta che assistiamo alle fasi principali che abbiamo potuto monitorare nel corso di diversi mesi, cioè dalla distruzione della stella alla formazione del getto relativistico», ha detto l’astrofisico. I ricercatori hanno spiegato che la galassia in cui si trovava il buco nero in questione è situata a circa 300 milioni di anni luce da noi, e che mentre osservavano lo spaventoso quanto affascinante evento hanno assistito in diretta alla formazione di un getto di materia che si è spostato ad una velocità prossima a quella della luce. «Le nostre osservazioni hanno permesso di seguire la traiettoria della stella mentre si è spostata dalla sua orbita e che poi è stata catturata dalla gravità del buco nero supermassiccio», ha aggiunto van Velzen, ricordando che eventi del genere «sono estremamente rari».

Ecco cosa accade ad una stella che finisce in un black hole
I ricercatori hanno specificato che quando una stella finisce in un buco nero viene disintegrata dalle cosiddette “maree gravitazionali”. A quel punto la parte gassosa della stella forma un disco di accrescimento che vortica attorno al buco nero raggiungendo temperature elevatissime, vicine ai milioni di grado. È proprio in quegli attimi che il gas situato nella zona interna del disco forma una spirale diretta verso il buco nero, dove il rapido moto orbitale ne amplifica il campo magnetico. «Si origina così una specie di doppio imbuto attraverso il quale alcune particelle riescono a sfuggire in direzioni opposte. Ne risultano getti di materia prossimi alla velocità della luce», ha spiegato l’astrofisico.

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