Strage al Bataclan, convinto di morire le sussurra “ti amo”. Lei: “Non moriremo qui”

Michael, sopravvissuto alla strage al Bataclan, ha raccontato di come lui e la sua fidanzata si sono salvati: «Sparavano all’impazzata e ho creduto che presto quei proiettili avrebbero raggiunto anche noi, così mi sono sdraiato sulla mia fidanzata e le ho detto che l’amavo»

Strage al Bataclan, convinto di morire le sussurra "ti amo". Lei: "Non moriremo qui"

Tra i racconti choc e le testimonianze di chi si trovava venerdì sera al Bataclan al momento degli attacchi terroristici emerge anche quello di Michael O’Connor, un 30enne britannico che stava assistendo all’interno dell’arena al concerto rock degli Eagles of Death Metal insieme alla fidanzata, Sara Badel Craeye, parigina. Il ragazzo ha raccontato i tragici momenti vissuti all’interno del Bataclan dopo l’irruzione dei 4 terroristi che hanno sparato all’impazzata uccidendo 80 innocenti, e come si sono salvati. Pensava che sarebbe morto, che sarebbero morti tutti, ma anche pensando alla morte vicina ha messo l’amore prima di tutto, prima della sua stessa vita. Michael ha infatti raccontato alla Bbc di essersi sdraiato sulla ragazza per proteggerla ed essere colpito al suo posto nel momento in cui i proiettili sarebbero esplosi nella loro direzione, perché non sembrava esserci davvero nessuna via di scampo. E invece i due fidanzati sono sopravvissuti alla mattanza rimanendo a terra, immobili, per un’ora e un quarto prima dell’arrivo dei soccorsi. Ma Michael non credeva di poter uscire vivo da quell’arena, trasformata in pochi attimi in luogo di orrore, sangue e morte. Così, convinto di morire, ha ricordato alla sua fidanzata quanto fosse importante per lui sussurrandole un triste e commovente “ti amo”, ma lei gli ha risposto con forza: «Noi non moriremo qui». E così è stato.

Mi aspettavo di morire e ho detto a Sara che l’amavo – «C’erano due giovani che avanzavano dal fondo dell’arena. Hanno cominciato ad aprire il fuoco con quello che sembrava un 47s AK. Ho afferrato la mia ragazza e l’ho tirata giù per proteggerla. Abbiamo cercato di raggiungere l’uscita, ma non si poteva uscire. C’erano persone arrampicate su di me e ho pensato che se avessero sparato di nuovo noi saremmo stati colpiti così mi sono sdraiato sulla mia ragazza», ha raccontato Michael alla Bbc. E ancora: «Molte persone sono rimaste ferite intorno a noi, ma c’erano anche persone che erano evidentemente morte. Ho pensato che stavo per morire, non riuscivo a vedere in modo corretto, ma sparavano dal balcone sopra di noi quindi credo di aver pensato ‘stanno per spararci’ così ho detto a Sara che l’amavo. Che altro si può fare in quella situazione? Mi aspettavo di morire, e ho aspettato». «Le persone che ci hanno attaccato non erano musulmani, non erano nemmeno esseri umani. Non lasciate che questa tragedia ci divida, è esattamente ciò che questi animali vogliono», ha detto infine Michael.

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