Strage al Bataclan, l’orrore raccontato dagli Eagles of Death Metal: “Fan uccisi nei nostri camerini”

I membri degli Eagles of Death Metal, sopravvissuti alla strage al Bataclan, a dieci giorni dal massacro raccontano la loro terribile esperienza con le lacrime agli occhi: «Molti fan si sono nascosti nei nostri camerini, ma i killer sono entrati e hanno ucciso tutti, tranne un ragazzino che si era nascosto sotto un giubbotto di pelle»

Strage al Bataclan, l'orrore raccontato dagli Eagles of Death Metal: "Fan uccisi nei nostri camerini"

Dieci giorni fa la strage al Bataclan di Parigi dove circa 1500 persone stavano assistendo al concerto rock degli Eagles of Death Metal. Oggi ricordano quegli attimi di terrore e orrore due componenti della band, Jesse Hughes e Joshua Homme. I due artisti raccontano la loro terribile esperienza con le lacrime agli occhi, ricordano gli spari, le urla, la gente che si fingeva morta o che cercava una via di fuga per sopravvivere a quella carneficina. Il quella tragica sera del 13 novembre la band aveva iniziato a suonare da poco, fino a che, durante il brano “Kiss the devil”, alcuni terroristi armati di kalashnikov hanno fatto irruzione al teatro sparando all’impazzata. Si sentono i primi spari, ma i fan credono che i rumori facciano parte del loro show. Quando la musica si ferma però si legge il terrore negli occhi degli spettatori, che si ammutoliscono. Poi continuano gli spari, la gente inizia a fuggire e a cadere a terra senza vita. Inizia il massacro, che verrà ricordato come l’11 settembre di Parigi. I membri della band sono riusciti a sopravvivere, dandosi subito alla fuga. «Molte persone si sono nascoste nei nostri camerini, ma i killer sono riusciti a entrare e hanno ucciso tutti, tranne un ragazzino che si era nascosto sotto il mio giubbotto di pelle. La gente si fingeva morta, erano tutti terrorizzati. Il motivo per cui ci sono stati così tanti morti è che tante persone non volevano abbandonare gli amici. In molti hanno fatto da scudo ad altri», ha raccontato Hughes in un’intervista rilasciata a Vice e che è solo un’anticipazione di un solo minuto (l’intervista integrale verrà infatti pubblicata nel corso della settimana).

La band su Facebook: «Viva la musica, viva la libertà, viva la Francia e viva gli EODM» – Tutti i membri del gruppo rock americano sono sopravvissuti e su Facebook esprimono il loro immenso dolore per le 89 vittime del Bataclan: «Mentre il gruppo è a casa sano e salvo, siamo inorriditi e stiamo ancora cercando di venire a patti con quello che è successo in Francia. I nostri pensieri e i nostri cuori sono soprattutto con il nostro fratello Nick Alexander, e i compagni della nostra etichetta Thomas Ayad, Marie Mosser e Manu Perez, e tutti gli amici e gli appassionati le cui vite sono state prese a Parigi, come i loro amici, familiari e persone care. Nonostante il legame di dolore che ci unisce alle vittime, ai fan, alle famiglie, ai parigini e a tutti coloro colpiti da atti di terrorismo, ci sentiamo orgogliosi ora di essere insieme a questa nuova famiglia, uniti da un obiettivo d’amore e compassione». «Vorremmo ringraziare la polizia francese, l’FBI, i dipartimenti di Stato di Stati Uniti e Francia e in particolar modo coloro i quali nel momento peggiore di quest’esperienza traumatica ci hanno aiutato, dimostrando ancora una volta che l’amore sovrasta il male. Tutti gli spettacoli degli Eagles of Death Metal sono sospesi fino a data da destinarsi», si legge ancora nel post su Facebook. E infine la band scrive in francese: «Viva la musica, viva la libertà, viva la Francia e viva gli EODM».

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