Strage del Bardo, pm: “Abdelmajid Touil era in Italia durante l’attentato”

Strage del Bardo, pm: "Abdelamijd Touil era in Italia durante l'attentato"

“Abbiamo eseguito un mandato di arresto internazionale in base a delle indagini svolte in un altro Paese. Se volete fare domande, andate lì, un mandato di arresto internazionale non è competenza italiana”, sono parole del ministro dell’Interno Angelino Alfano, a proposito dell’arresto del marocchino Abdelmajid Touil, accusato dalle autorità tunisine di essere un terrorista e di aver fornito basi logistiche ai sicari che compirono la strage al museo del Bardo di Tunisi lo scorso marzo, in cui morirono anche quattro turisti italiani tra gli altri. Il marocchino 22enne è stato fermato nell’hinterland milanese, dove viveva con la madre e due fratelli, e si trovava in Italia dallo scorso mese di febbraio dopo essere giunto con un barcone di migranti. Ma la procura di Milano, in base alle testimonianze e alle prove raccolte, esclude che il marocchino, il 18 marzo scorso (quando avvenne l’attentato), potesse trovarsi in Tunisia. Ed allora sono scoppiate le polemiche, tenendo conto che Touil dovrebbe essere estradato in Tunisia, dove vige la pena di morte per questo genere di reati. Anche i suoi insegnanti di italiano sostengono che, a metà marzo, Touil si trovava in Italia ed era anche andato a scuola, dove seguiva dei corsi di italiano: “Il ragazzo, tra il 16 e il 19 marzo, era in classe” sostiene Flavia Caimi, docente dell’Istituto Franceschi di Trezzano sul Naviglio (Mi), frequentato dal marocchino.

Anche il fratello lo difende: “Ho il quaderno con il quale mio fratello prendeva gli appunti per il corso di italiano” ha detto all’Ansa mostrando il quaderno, che non è stato sequestrato dalla polizia; ha la copertina rossa, una quarantina di pagine scritte in modo incerto ed è pieno di fotocopie, tutto materiale che serviva ad Abdelmajid per studiare. E vi sono anche tutte le date delle lezioni appuntate, che partono dai primi di marzo e arrivano ad aprile: “C’è anche la pagina del 19 marzo. Come avrebbe potuto rientrare così velocemente dalla Tunisia?” si chiede il fratello Abderazzak. Comunque le indagini vanno avanti per capire i movimenti di Touil sul suolo italiano, se abbia avuto contatti con personaggi sospetti e se, tra febbraio e maggio, abbia compiuto dei viaggi all’estero.

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