Strage di Dacca, le salme delle 9 vittime italiane in arrivo stasera a Roma

Ad attendere i feretri dei 9 connazionali uccisi, che arriveranno a Ciampino stasera, tra le 18 e le 19, anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, di rientro dal Messico. Terminati ieri i due giorni di lutto nazionale in Bangladesh, dove hanno reso omaggio alle vittime la premier bengalese Hasina, vari ministri, diplomatici stranieri e molta gente comune

Strage di Dacca, le salme delle 9 vittime italiane in arrivo stasera a Roma

Terminati i due giorni di lutto nazionale in Bangladesh per la strage all’Holey Artisan Bakery di Dacca, dove hanno perso la vita 20 persone, tra cui 9 italiani, con una cerimonia di Stato nello stadio dell’esercito, le salme delle vittime sono state prese in consegna dalle rispettive nazioni di appartenenza. Quelle dei nostri connazionali sono a bordo dell’aereo di Stato in volo verso Roma, atteso a Ciampino questa sera, tra le 18 e le 19. Ad attendere i feretri a Ciampino ci sarà anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, di rientro dal Messico, e che proprio per unirsi ai familiari delle vittime per l’ultimo saluto ha deciso di ridurre il programma del suo viaggio in America latina, che dopo il Messico lo avrebbe portato in Uruguay e Argentina. La Farnesina ha fatto sapere che a bordo dell’aereo partito ieri da Roma per il Bangladesh c’erano anche il viceministro degli Esteri Mario Giro, incaricato dell’operazione del rimpatrio delle salme, e il capo dell’Unità di Crisi Claudio Taffuri. Rabbia e dolore straziante ieri durante l’atto solenne per il cordoglio ufficiale dell’atto terroristico che ha fatto il maggior numero di vittime civili nella storia del Bangladesh. Presenti alla cerimonia, davanti ai feretri delle 20 vittime, la premier Sheik Hasina, diversi ministri, diplomatici stranieri e tantissima gente comune, che ha portato il suo tributo di dolore e solidarietà ai Paesi e alle persone colpite. Le bare sono state riunite su un palco sul prato, e ricoperte di fiori bianchi e gialli; su uno striscione nero la scritta in bianco “La gente del Bangladesh è in profondo lutto per le vittime della tragedia della Bakery”.

L’omaggio della premier bengalese Hasina
La premier bengalese Hasina ha reso omaggio alle vittime intorno alle 10 di ieri, facendo il suo ingresso nello stadio, utilizzato nel campionato di calcio dalla squadra dell’esercito, per raccogliersi in un minuto di silenzio. Si è poi avvicinata all’ambasciatore d’Italia, Mario Palma, e a quelli degli altri Paesi colpiti nella strage (Giappone, Stati Uniti e India), per presentare le condoglianze a nome suo e del popolo bengalese. Dopo l’omaggio della Hasina è stato permesso l’accesso ai familiari, infine lo stadio militare è stato aperto al pubblico. Per le vittime italiane c’è stata anche una messa concelebrata nella chiesa seminario del quartiere di Banani dal Nunzio apostolico in Bangladesh, monsignor George Kocherrym, dall’arcivescovo di Dacca, monsignor Patrick D’Rozario, e da vari sacerdoti, più uniti che mai di fronte alla minaccia del terrorismo.

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