Strage di Ustica, appello di Mattarella: “A 36 anni dal disastro ancora opacità”

Messaggio del capo di Stato a Daria Bonfietti, presidente dell’Associazione dei familiari delle vittime del Dc9 Itavia: «Nell’auspicio che passi avanti possano ancora essere compiuti, e che si riescano a rimuovere le opacità purtroppo persistenti rivolgo a voi il mio saluto unito al sentimento più profondo di solidarietà». Polemiche di Carlo Giovanardi: «Basta film di fantascienza su inesistenti battagli aeree, fu una bomba»

Strage di Ustica, appello di Mattarella: "A 36 anni dal disastro ancora opacità"

In occasione del 36esimo anniversario della strage di Ustica, in cui il 27 giugno 1980 persero la vita 81 persone, il capo dello Stato Sergio Mattarella ha scritto un messaggio a Daria Bonfietti, presidente dell’Associazione dei familiari delle vittime del Dc9 Itavia, esploso in volo tra Bologna e Palermo, per esprimere «vicinanza e sostegno nell’instancabile impegno, che mai in 36 anni è venuto meno, per tenere viva la memoria e per continuare a cercare di gettare piena luce sulla tragedia». «E’ una domanda di giustizia – ha proseguito il presidente della Repubblica – quella che le famiglie rappresentano. A questa domanda devono corrispondere, con serietà e dedizione, le istituzioni nazionali e quelle estere chiamate a collaborare, perché le nostre democrazie si fondano su valori e diritti che non possono sottrarsi al criterio della verità». «Nell’auspicio che passi avanti possano ancora essere compiuti, e che si riescano a rimuovere le opacità purtroppo persistenti rivolgo a voi il mio saluto unito al sentimento più profondo di solidarietà», ha concluso.

Polemiche di Carlo Giovanardi
Ma 36 anni dopo c’è ancora «un silenzio pressoché totale sul fatto che carte fondamentali per capire l’accaduto non sono ancora divulgabili in quanto coperte dalla denominazione ‘segretissimo’», ha affermato il senatore di Idea Carlo Giovanardi. «L’Italia, nel frattempo, non ha presentato il final report sull’incidente all’Icao, come ogni Paese civile è tenuto a fare, dopo che l’ultima autorevole perizia nel processo penale, firmata dagli 11 più famosi esperti aeronautici del mondo, mai contraddetta successivamente in sede tecnica, ha dimostrato essere stata l’esplosione di una bomba nella toilette di bordo la causa dell’abbattimento», ha aggiunto Giovanardi. «Altro che ricerca della verità! Purtroppo in questo caso il pervicace rifiuto di mettere a disposizione degli storici e dell’opinione pubblica la documentazione dell’epoca dimostra che più che a scoprire la verità si continuano a sceneggiare film di fantascienza su inesistenti battaglie aeree e fantasiosi missili».

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