L’uomo era stato condannato nel 2007 per violenze sessuali e detenzione di sostanze stupefacenti. Fuggito a Santo Domingo è stato rintracciato e arrestato questa mattina. Per lui 24 anni di reclusione
È stato arrestato questa mattina, presso l’aeroporto di Milano-Malpensa, Roberto Benatti, falso fisioterapista residente a Colle Santa Lucia (Belluno), che esercitava, seppur non avesse alcun titolo, sia a Belluno che a Gallarate, in provincia di Varese. L’accusa contro di lui è quella di essere il responsabile di una lunga serie di violenze sessuali ai danni di pazienti ignari. L’uomo, 63 anni, era stato rintracciato dai carabinieri del nucleo investigativo di Milano e dal servizio di cooperazione internazionale di polizia – Interpol di Roma nell’isola caraibica, dove ricercavano ormai da tempo il fuggitivo. Il fisioterapista era stato arrestato infatti nel giugno del 2007 a seguito della denuncia di un suo paziente che aveva riferito alla polizia di essere stato violentato dall’uomo dopo che lo aveva addormentato. In quell’occasione il paziente, un minorenne, si era risvegliato anzitempo e i genitori lo avevano sentito urlare dalla sala d’attesa, ed entrati nella ‘stanza degli abusi’, lo avevano trovato mezzo nudo. Decisivo per far partire le indagini anche il rinvenimento nel suo computer di un archivio con decine di fotografie delle parti intime delle vittime, oltre cento. Approfittando della scadenza dei termini di custodia cautelare Benatti era fuggito a Santo Domingo facendo perdere le sue tracce, fino ad oggi.
Era stato poi condannato nel febbraio del 2015 all’espiazione definitiva della pena di 24 anni di carcere con l’accusa di violenza sessuale, aggravata dall’utilizzo di sostanze stupefacenti. Pare infatti che il fisioterapista in questo modo addormentasse i suoi pazienti, per poi abusare di loro. Il tribunale gli ha anche attribuito l’accusa per esercizio abusivo della professione medica. Benatti è stato espulso dall’isola caraibica per la violazione della legge sull’immigrazione di quello Stato, ed è stato dunque accompagnato all’aeroporto di Malpensa da due funzionari di polizia della Repubblica Dominicana. Lì è stato preso in consegna dagli agenti dell’Interpol e del servizio di polizia di frontiera aerea di quello scalo, che lo hanno accompagnato nel carcere di Busto Arsizio, dove sconterà la sua pena.
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