Terrorismo in Italia: false nozze per infiltrare jihadisti nel nostro paese

I falsi matrimoni sono in continua crescita negli ultimi 20 anni. Sono un pass per terroristi e jihadisti e i comuni sperano in un decreto legge del governo che possa limitare certi problemi

Terrorismo in Italia: false nozze per infiltrare jihadisti nel nostro paese

Dopo il recente episodio di Roma e provincia, dove è scattato l’arresto per circa 18 persone di cui 8 donne italiane per il reato di matrimoni fittizi, si rispolvera un argomento che, sebbene non sembri, ha radici molto profonde in Italia. Una realtà che ha preso piede in Italia circa 12 anni fa, difficile da estirpare e che continua a diventare piuttosto diffusa e frequente. E nonostante sia sotto la lente d’ingrandimento dell’Antiterrorismo dalla fine degli anni’90, e nonostante i molteplici arresti di anno in anno, gli sposalizi combinati aumentano nella penisola a macchia d’olio. Non solo per via dell’avvento dell’Isis, ma anche perché nel corso degli anni la rete della Jihad ha preso radici e contatti in quasi tutta Italia e non risulta poi così difficile trovare donne in gravi condizioni economiche, tossicodipendenti e prostitute che per poche migliaia di euro si vendono agli immigrati in cambio di nozze fasulle. Insomma, un mercato nero particolarmente a rischio che ha spinto l’Antiterrorismo ad intensificare i controlli sulle unioni che avvengono sul nostro territorio nazionale tra italiane e uomini stranieri, così come su quelli che avvengono nei paesi musulmani e registrati in seguito in Italia. E grazie ai suddetti controlli, sono già state arrestate molte cellule in Italia che gestivano la maggior parte del racket dei matrimoni fasulli.

Sempre più casi nel centro Italia tra Campania e Abruzzo – Uno dei casi più conosciuti fu quello in provincia di Napoli lo scorso agosto, dove furono scoperte circa 30 persone di due diversi sodalizi criminali, uno formato da cittadini ucraini e un altro da italiani, con dei collegamenti tra di loro: entrambi infatti traevano profitti dall’illegalità di cittadini extracomunitari, provenienti principalmente dall’Iran, dalla Nigeria e dall’Ucraina. L’indagine portò all’arresto, da parte dei Carabinieri della compagnia di Marcianise e della stazione di Gricignano di Aversa, all’inizio solo di 10 persone accusate a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, poi vennero indagate altre 20 persone per falsità in atti, truffa aggravata ai danni dello Stato, estorsione e ricettazione. Un altro caso dello scorso novembre, ha fatto risalire le forze dell’ordine del comune di Vasto, nel pescarese, a 9 persone, tra italiani e marocchini, denunciati per associazione a delinquere e violazione delle disposizioni contro l’immigrazione clandestina. Tuttavia, in quest’episodio si dovette tutto ad una denuncia da parte di una donna di Vasto, che segnalava un’attività illecita da parte di una cittadina italiana nei confronti di cittadini marocchini, attraverso matrimoni combinati e celebrati in Marocco con la compiacenza di cittadini italiani. In quell’occasione i carabinieri di Vasto hanno sequestrato circa 400 milioni di euro tra spaccio di stupefacenti, armi e somme dovute alle neo spose per via dei matrimoni.

In aumento i matrimoni, ma chi li asseconda rischia 10 anni di carcere – Nonostante gli arresti, le cifre che si sono contate dal 2000 fino al 2007, hanno registrato un aumento di circa il triplo, tuttavia, la nostra giunta nazionale non sta a guardare: il matrimonio fittizio è un reato. E con le statistiche in aumento, l’Antiterrorismo sprona il Governo a ricordare ai cittadini che è un reato punibile con il carcere. Per questo tipo di infrazioni sono previsti, secondo la legge italiana, circa 10 anni di carcere. Ma in ogni caso non si trova ancora una vera soluzione nei confronti di certe problematiche. Gira voce che nei prossimi mesi ci sarà un decreto di legge che porrà un ulteriore limite a certe illegalità, ma è solo una remota voce. Le forze dell’ordine in ogni città possono indagare, ma i comuni non possono porre impedimenti a certi matrimoni da legalizzare in Italia. Molti sono i sindaci dei comuni di tutta Italia che si auspicano che nelle prossime riforme di governo sia presto approvato un provvedimento ad hoc per rendere più complesso l’accesso da parte degli extracomunitari alle procedure per il matrimonio, sia con italiani che con cittadini Ue.

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