Thailandia, 70enne italiano rischia 5 anni di reclusione a causa di una battuta

È stata solo una battuta di scherzo, ma ad un 70enne di Grosseto l’ironia è costata cara. Arrestato all’aeroporto di Phuket, in Thailandia ha passato due giorni in carcere in condizioni disumane e adesso dovrà affrontare un processo

Thailandia, 70enne italiano rischia 5 anni di reclusione a causa di una battuta

È accaduto all’aeroporto di Phuket, in Thailandia. Un 70enne di Grosseto, Giorgio Pasquinucci, è stato arrestato per aver fatto una battuta assolutamente ironica ai controlli. Era il 20 febbraio scorso, il signor Pasquinucci stava tornando in Italia dopo aver passato dei giorni di vacanza in compagnia del fratello ed un amico. Nella zona di controllo bagagli, mentre l’addetta alla sicurezza, una poliziotta, stava controllando il suo bagaglio, avrebbe affermato in modo scherzoso di non avere bombe con sé. «Guardi che non c’ho mica le bombe», avrebbe esclamato sorridendo. Ma la donna che parla solo inglese e la lingua locale ha afferrato solo il termine bombe perché simile alla forma inglese bomb ed ha allertato subito i colleghi poliziotti e i superiori. L’uomo è stato immediatamente bloccato e condotto in carcere dove ha passato 48 ore in condizioni pessime. «Sono stato in una cella senza bagno, i bisogni dovevo e potevo farli solo in un buco dove l’acqua si tirava con una brocca piena d’acqua che si trovava li vicino. Sul letto vi era un neon sempre acceso e quindi ho dormito per terra, e il cibo me lo passavano attraverso le sbarre», ha raccontato ad un giornalista tramite skype.

Lasciato solo dall’Ambasciata Italiana. Rischia 5 anni di carcere
Giorgio Pasquinucci, adesso si trova in una camera d’albergo a sue spese. Attende il processo che deciderà la sua sorte. Rischia 5 anni di carcere per procurato allarme. Per uscire di prigione ha dovuto pagare una cauzione pari a 1300 euro. Ad assisterlo c’è un avvocato d’ufficio che non parla l’italiano. L’uomo dice di essersi rivolto immediatamente all’Ambasciata italiana ma quest’ultima non avrebbe nemmeno risposto, lasciandolo solo.

Giorgio Pasquinucci
Giorgio Pasquinucci

Patteggiamento, multa e… carcere
Chiuso due giorni in una prigione senza letto né servizi sanitari, con il neon acceso notte e giorno e un buco per terra per fare i propri bisogni, Pasquinucci, come si legge sul Tirreno, ha avuto tuttavia la fortuna di vedersi affidare un avvocato in gamba – come lui stesso in questi giorni ha più volte ripetuto – che lo ha tirato fuori di galera, con una cauzione di 1.300 euro, e – dopo qualche giorno – gli ha consigliato di dichiararsi, patteggiare e chiudere lì la faccenda. Pasquinucci ha seguito il consiglio: si è dichiarato colpevole ed è stato condannato a due anni e mezzo di carcere, con la condizionale, che sono stati subito commutati in una multa da 1.000 euro e l’espulsione dal Paese . Questo succedeva il 3 marzo scorso.

La prassi giuridica thailandese prevede che anche in caso di patteggiamento si debba comunque passare un periodo di detenzione temporanea prima dell’espulsione. Il pensionato rischia dunque di dover passare da due a tre settimane in carcere. A partire da oggi il grossetano torna sotto il controllo della polizia. Dovrà dormire nella cella della stazione di polizia di Phuket e da domani potrebbe essere trasferito nel carcere della capitale.

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