Torino, si barrica in casa dopo lo sfratto minacciando esplosione bombola del gas

E’ accaduto nel quartiere Barriera di Milano nel capoluogo piemontese; l’uomo, un 42enne, aveva appena ricevuto la notifica di sfratto e, esasperato, si è barricato in casa minacciando di far saltare tutto per aria con alcuni accendini e una bombola del gas. Dopo quattro ore, si è arreso

Torino, si barrica in casa dopo lo sfratto minacciando esplosione bombola del gas

Ha tenuto col fiato sospeso un intero quartiere di Torino il 42enne che, la mattina del 21 giugno, si era barricato in casa subito dopo aver ricevuto la notifica di sfratto; per disperazione o altro, l’uomo ha tenuto duro per oltre quattro ore prima di arrendersi ed aprire la porta ai carabinieri, ma durante quelle ore lunghissime molti hanno temuto il peggio dato che il quarantenne minacciava di far esplodere tutto il suo palazzo con una bombola del gas e alcuni accendini. Dopo aver desistito, è stato preso in consegna dai militari e accompagnato all’ospedale Giovanni Bosco dove sarà sottoposto ad accertamenti psichiatrici; fondamentali per il suo ripensamento gli interventi della moglie e di un mediatore dei carabinieri, che sono riusciti a riportarlo alla calma e a farlo ragionare.

Minaccia esplosione bombola del gas: i fatti
Tutto era iniziato nella prima mattinata, intorno alle 8, quando alcuni vicini di casa del 42enne hanno udito delle urla provenire dal suo appartamento, sito in un palazzo di via Chiusella, e soprattutto una frase che ha messo tutti in allarme: «Io da qui non mi muovo, io faccio la guerra». Subito dopo l’uomo, che aveva appena ricevuto l’avviso di sfratto, si è barricato in casa con alcuni accendini e una bombola del gas, minacciando di far esplodere l’intero stabile. L’allarme è stato lanciato subito e le forze dell’ordine sono immediatamente arrivate nella zona, transennandola; successivamente, l’intero condominio è stato fatto evacuare in via precauzionale. Oltre ai carabinieri e alla polizia, sono giunti anche i vigili del Fuoco e alcune ambulanze. Malgrado l’alto livello di tensione, le trattative si sono svolte nelle successive quattro ore in modo molto tranquillo grazie al lavoro del mediatore dei carabinieri. Ad un certo punto, è sopraggiunta anche la moglie dell’uomo a parlare con lui cercando di farlo desistere nell’insano gesto. Alla fine, l’uomo si è arreso.

Impostazioni privacy