Torino, ubriaco prende a legnate una bambina di otto anni: arrestato nigeriano

E’ successo in corso Umbria: la bambina stava passeggiando in compagnia della zia e dei due fratellini, quando improvvisamente il nigeriano, completamente ubriaco, l’ha colpita alla schiena con un ramo. L’uomo è stato arrestato, mentre la piccola ha scritto una lettera di ringraziamento ai militari

Torino, ubriaco prende a legnate una bambina di otto anni: arrestato nigeriano

Una vicenda che ha tenuto molte persone con il fiato sospeso si è verificata due giorni fa a Torino, in corso Umbria; una donna stava passeggiando in strada con i tre nipotini, due gemelle di otto anni e il loro fratellino più piccolo, quando all’improvviso è venuto avanti un nigeriano di 38 anni, visibilmente ubriaco, che farfugliando parole senza senso ha iniziato ad accanirsi su una delle due gemelle. «E’ successo tutto all’improvviso – ha dichiarato la donna – quell’uomo ha afferrato un ramo e ha iniziato a colpire mia nipote senza motivo». Il nigeriano si sarebbe accanito sulla bambina con ben due oggetti contundenti, due rami raccolti da terra: ha prima colpito la bimba con un bastone più piccolo, poi ne ha afferrato uno più grande colpendola talmente forte da spezzarglielo sulla schiena.

I ringraziamenti ai carabinieri
Fortunatamente, l’aggressione è avvenuta proprio davanti una caserma dei carabinieri, quella di San Donato; il piantone, sentite le urla che provenivano dalla strada, è subito intervenuto riuscendo a bloccare l’uomo, che è stato ammanettato, e a mettere in salvo la bambina. Il nigeriano, Samuel O., è risultato senza fissa dimora ed è stato arrestato per lesioni aggravate. La piccola è stata subito trasportata al pronto soccorso di Santa Maria Vittoria, dove le hanno medicato le grandi contusioni alla schiena, alla mano destra, all’avambraccio sinistro e alla gamba destra. Dimessa poco dopo, assieme ai fratellini ha voluto ringraziare gli uomini dell’Arma spedendo loro una lettera con alcuni disegnini: «Cari carabinieri, vi ringraziamo per aver salvato nostra sorella» hanno scritto, tra le altre cose, i fratelli più piccoli.

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