Trapani, asilo politico a immigrati in cambio di favori sessuali: 9 anni a don Librizzi

Il sacerdote abusava della sua posizione all’interno della Commissione territoriale di Trapani per concedere lo status di asilo politico agli immigrati che si concedevano a lui. Arrestato con l’accusa di violenza sessuale pluriaggravata e concussione

Trapani, asilo politico a immigrati in cambio di favori sessuali: 9 anni a don Librizzi

Nove anni di reclusione per violenza sessuale pluriaggravata e concussione. È questa la pena che dovrà scontare don Sergio Librizzi, ex direttore della Caritas di Trapani, arrestato nel giugno dello scorso anno dalla sezione di polizia giudiziaria della forestale con l’accusa di aver abusato del suo ruolo all’interno della Commissione territoriale per riconoscere lo status di rifugiato politico agli immigrati, pretendendo in cambio favori sessuali. La sentenza è stata emessa dal gup di Trapani Antonio Cavasino nel pomeriggio di venerdì 30 ottobre. Durante la requisitoria il pm Tarondo aveva chiesto una condanna a 10 anni di reclusione per il prete, mentre l’avvocato difensore, Donatella Buscaino, ha tentato la via dell’assoluzione affermando che in molti casi erano i migranti stessi a proporsi a don Librizzi pur di ottenere vantaggi dalla sua posizione nella Commissione territoriale. Il suo compito era infatti quello di esaminare le richieste di asilo degli immigrati, un ruolo di cui abusava fortemente per ricevere da loro particolari attenzioni promettendogli il riconoscimento dello status di asilo politico. Secondo quanto riferiscono le autorità ad inchiodarlo sarebbero state alcune cimici collocate nella sua automobile e che hanno registrato 8 casi di rapporti con giovani immigrati.

La perizia giudicò ‘integra’ la sua capacità mentale
Il prelato era stato sottoposto ad agosto ad una perizia psichiatrica sotto disposizione del giudice per le indagini preliminari, dopo che il suo legale aveva nominato un consulente di parte che aveva dichiarato don Librizzi incapace di intendere e di volere e affetto dalla sindrome di “Don Giovanni”. Ma la perizia giudicò ‘integra’ la sua capacità mentale e il sacerdote è stato dunque convocato in un processo con rito abbreviato, e condannato a 9 anni di reclusione. Don Librizzi, sarebbe indagato anche in un’altra indagine condotta dalla Procura sulla gestione dei centri per l’immigrazione nel trapanese.

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