Ucciso il rapper tedesco Deso Dogg in un raid Usa: “Era un reclutatore dell’Isis”

Il rapper si era unito all’Isis nel 2007 e usava i social media per approfittare di giovani scontenti e di potenziali reclute occidentali. È stato ucciso dagli americani in un raid lo scorso 16 ottobre

Ucciso il rapper tedesco Deso Dogg in un raid Usa: "Era un reclutatore dell'Isis"

Il rapper tedesco Denis Cuspert è stato ucciso circa due settimane fa in Siria durante un raid della coalizione a guida americana. Cuspert, nome d’arte Deso Dogg, era diventato un influente reclutatore dell’Isis e per questo era finito sulla lista nera degli Stati Uniti. A confermare il suo decesso alcuni fonti Usa alla Cnn che ricordano alcune sconvolgenti apparizioni dell’ex musicista in diversi video di propaganda jihadista diffusi dal sedicente Stato islamico. Tra questi emerge quello del novembre 2014, dove Cuspert teneva in mano la testa di un uomo appena decapitato dai miliziani dell’Isis. Lo scorso aprile invece minacciava direttamente la Germania. «In Francia sono arrivati i fatti. In Germania i dormienti aspettano», diceva il rapper nel video mentre scorrevano le atroci immagini dell’attentato e degli attentatori di Parigi alla redazione satirica Charlie Hebdo, dove hanno perso la vita 17 persone, e al supermercato kosher. «Anche se sei in Germania, fai la tua jihad», cantava l’ex rapper, nato a Berlino nel 1975.

Il giovane si era unito all’Isis nel 2007
Era entrato nell’Isis dopo essersi avvicinato al gruppo filo-jihadista tedesco Millatu Ibrahim, e nel 2012 aveva assunto il nome di Abu Talha al-Almani. Aveva minacciato pubblicamente anche il presidente Usa Barack Obama e i cittadini americani e tedeschi e incoraggiava gli occidentali musulmani a sferrare l’attacco. La sua morte è avvenuta il 16 ottobre durante un raid della coalizione americana nei pressi di Raqqa, roccaforte dello Stato islamico in Siria. La notizia è stata confermata dall’amministrazione Usa solo ieri, nonostante gli attivisti della città avevano sparso la voce già il giorno dopo, il 17 ottobre. «Cuspert era un terrorista straniero e un combattente dell’Isis che usava i social media per approfittare di giovani scontenti e di potenziali reclute occidentali», ha affermato la portavoce del dipartimento alla Difesa Usa.

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