Ue, in Italia tessera sanitaria per migranti. Lorenzin: “Permetterà la loro tracciabilità”

Presto sarà distribuita ai migranti una tessera sanitaria, come da progetto europeo “Care”. Le tessere indicheranno le vaccinazioni, gli esami clinici e terapie effettuate dai profughi allo sbarco, permettendo loro di muoversi per l’Europa senza bisogno di sottoporvisi nuovamente. Lorenzin: «Garantiremo maggiore sicurezza»

Ue, in Italia tessera sanitaria per migranti. Lorenzin: "Permetterà la loro tracciabilità"

Presto ogni immigrato avrà la sua tessera sanitaria. È quanto annunciato dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin durante un’intervista all’Ansa lo scorso 30 aprile, ma ufficializzata nei giorni scorsi. La tessera fa parte di un progetto chiamato “Care”, presentato proprio dall’Italia nel corso dell’ultima riunione dell’Oms presso il ministero della Salute, in seguito approvata dalle Nazioni Unite e successivamente avvallata anche da altri Stati d’Europa. Il progetto è stato finanziato dalla Commissione europea e servirà soprattutto a sostenere gli Stati del Mediterraneo più esposti all’immigrazione come Grecia, Malta, Croazia e Slovenia, oltre che la stessa Italia: proprio quest’ultima sarà a capo del progetto assieme all’Inmp, Istituto Nazionale Salute, Migrazioni e Povertà. La tessera sanitaria che verrà consegnata ai migranti, non fungerà, come quella utilizzata da ogni cittadino europeo, per usufruire dei servizi sanitari, ma servirà da “scheda clinica” del migrante che, spostandosi in Europa, non sarà costretto a condurre nuovamente vaccinazioni, esami, o terapie già effettuate al proprio sbarco.

Il funzionamento
A partire dai primi di luglio, i profughi appena sbarcati, saranno condotti verso appositi Hotspot medici, strutture allestite con materiale sanitario e già diffuse in alcune città in cui avvengono gli sbarchi. In questi centri medici, i rifugiati saranno sottoposti a visite cliniche di routine, per accertarsi dello stato di salute e delle terapie o vaccini da effettuare. Una volta vaccinati, i migranti saranno registrati con fototessere ed impronte digitali: il tutto sarà poi contenuto nella suddetta tessera sanitaria rilasciata al paziente alla fine delle visite. Il progetto prevede dei controlli anche per i giovani migranti sotto i 20 anni: saranno tutti sottoposti a controlli che permetteranno di determinare la loro età e di valutare il rischio di particolari patologie. I profughi potranno usufruire anche della presenza degli psicologi disponibili nelle stesse strutture.

«Garantire la salute dei migranti»
Il ministro Lorenzin ha asserito sul progetto: «Tracceremo lo stato di salute di ogni singolo che entra in Europa e garantiremo, allo stesso tempo, anche una maggiore sicurezza. Verrà introdotto un mezzo che permetterà la tracciabilità dei migranti. Ovviamente stigmatizziamo in modo netto le decisioni anti-immigrati dell’Austria. Grazie alla tessera sanitaria, si potrà anche evitare che dal passaggio del migrante da un paese all’altro si facciano prestazioni sanitarie non necessarie». Anche il direttore generale dell’Inmp, Concetta Mirisola, ha spiegato l’obiettivo del progetto: «Un piano per garantire, a regime, il monitoraggio della salute dei migranti. E’ un progetto importante che vede 15 partner e 5 Paesi Ue coinvolti. Come Inmp siamo presenti a Lampedusa con i nostri team di medici e mediatori culturali dal 2008 ma ora, con questo progetto, la nostra attività si arricchisce perché entriamo in un coordinamento europeo che porterà alla raccolta di dati più ampi. Ci occuperemo in modo ancora più mirato dei minori, con visite ad ampio raggio per la verifica dell’età, ma anche con un approccio ed una sensibilità particolare prevedendo pure la presenza di psicologi nei nostri team medici». I primi centri “ufficiali” saranno istituiti a Lampedusa e Trapani, dove un gruppo di medici è già sul posto, dopodiché sarà la volta di Lesbo e Lero in Grecia e presto anche in Croazia.

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