Ungheria, scatta l’arresto per gli ingressi illegali. Già 16 profughi in manette

Dalla mezzanotte è entrata in vigore la norma che prevede fino a tre anni di carcere per chiunque entri illegalmente in Ungheria. Previste pene anche per chi danneggia la nuova barriera. Già 16 gli arresti, quasi 10 mila invece gli ingressi prima della mezzanotte

Ungheria, scatta l’arresto per gli ingressi illegali. Già 16 profughi in manette

Il muro anti-immigrati dell’Ungheria eretto al confine con la Serbia e tanto voluto dal premier Viktor Orbàn è stato completato. Adesso la frontiera è chiusa definitivamente, e per di più, dalla mezzanotte di ieri, è entrata in vigore la nuova legge che punisce con l’arresto chiunque entri illegalmente nel Paese. La Bbc ha riferito che sono previste pene anche solo per chi danneggia la nuova barriera di filo spinato alta 4 metri lungo i 175 km di confine con la Serbia. Già durante la prima notte la polizia ungherese ha arrestato 16 immigrati, 9 siriani e 7 afghani, che hanno superato la frontiera e che adesso rischiano fino a tre anni di carcere. Le autorità hanno inoltre fatto sapere che ben 9.380 migranti hanno varcato il confine serbo-ungherese prima della mezzanotte e quindi prima che la legge entrasse in vigore. Non sconteranno dunque alcuna pena. «Da oggi la situazione cambia drasticamente, certamente l’Ungheria non può risolvere da sola i problemi d’Europa», ha commentato il vicepresidente del parlamento, Gulyas Gergely. «Esercito e polizia hanno il compito di difendere l’Ungheria e l’Europa e proteggere il nostro modo di vita, perché il nostro è un paese con un migliaio di anni di cultura cristiana», ha specificato il premier. Inviati migliaia di soldati e mezzi blindati lungo il confine serbo per bloccare immigrati e profughi e impedire loro di usare la strada di confine lungo la ferrovia fra Subotica, in Serbia, e Szeged, in Ungheria, per entrare nell’area Schengen e raggiungere infine l’Austria e la Germania.

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Trenta saranno invece i giudici pronti a processare per direttissima chiunque non rispetti la nuova norma. La Serbia non intende però accogliere i profughi respinti dall’Ungheria e si dice pronta a schierare l’esercito alla frontiera. «Saranno accolti indietro solo gli immigrati a cui può essere applicato il diritto di riammissione», ha annunciato il viceministro degli Affari sociali Nenad Ivanisevic. «Se l’Ungheria vorrà respingere i migranti che li rimandi in Grecia, primo paese d’ingresso nell’Ue», ha aggiunto il ministro.

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