Unioni civili: anche la Grecia dice sì, adesso l’unica a sfavore in Europa è solo l’Italia

Approvata anche in parlamento greco la legge per legalizzare le coppie di fatto. Dopo l’Irlanda e anche la Grecia, l’Italia resta l’unico paese europeo a non aver ancora legalizzato le coppie dello stesso sesso

Unioni civili: anche la Grecia dice sì, adesso l'unica a sfavore in Europa è solo l'Italia

Come gli altri paesi d’Europa, anche la Grecia ha deciso d’allinearsi (di nuovo) con le riforme europee per quanto riguarda le coppie di fatto, mettendosi contro la Chiesa Ortodossa ancora molto influente e molti partiti di sinistra. La Legge è passata con 193 voti positivi e solo 57 contrari, tra i contrari anche i nazionalisti di destra Anel. Nel 2008 Atene aveva già introdotto le unioni civili, ma solo per le coppie eterosessuali: per questo nel 2013 la corte europea dei diritti dell’uomo ha giudicato la legge discriminatoria ed è anche per questo motivo che l’adozione non è inclusa nella legge appena approvata. La legge certifica tutti i problemi di tipo legale in cui potrebbero insorgere le coppie in questione, quindi parliamo di eredità, assistenza medica, reversibilità pensionistica, in modo da regolarizzare secondo la legge. Ma purtroppo questa nuova legge non può garantire gli stessi diritti delle coppie sposate relativamente a pensioni, tasse e cure mediche, un problema che è già stato fatto presente al primo ministro greco Tsipras.

Tsipras: «E’ finita l’era di arretratezza», ma è solo una mossa politica – Così si è espresso Tsipras: «Abbiamo messo la parola fine a un periodo di arretratezza». Tuttavia, in molti in questo momento criticano la Grecia, ritenendo naturale che come Stato abbia altre priorità, come ad esempio il sistema economico interno. Il crac bancario ed economico che, grazie al debito e alle politiche volute e astutamente gestite dalla Banca Centrale, ha prodotto nella terra di Platone un vero e proprio genocidio finanziario. C’è chi pensa che tuttavia, il premier, abbia preso la decisione di proporre una nuova legge per per porre rimedio alla situazione economica. Tsipras, non è in grado di andare ad agire sul nesso di forza economico, ha scelto una strada per certi versi più facile: unioni civili libere. D’altronde le unioni civili non influiscono negativamente sui rapporti economici e possono anche essere un buon distrattore di massa, così da far credere a mezza Europa che vi siano emancipazione e progresso quando invece regnano sovrani la miseria e lo sfruttamento, la violenza economica e l’erosione dei diritti sociali.

Manifestanti pro-unioni in festa, ma molti infuriati – Quello che è stato chiaro fin dal momento dell’ufficialità della legge è che l’emancipazione non consiste nel fatto che due individui (omosessuali o eterosessuali che siano) possano astrattamente vedere giuridicamente riconosciuta la loro relazione: l’emancipazione consiste, invece, nel fatto che entrambi i due coniugi possano avere un lavoro garantito e un salario, diritti sociali, tutele, per fare in modo che la propria relazione sia riconosciuta anche in concreto. In molti vedono, tuttavia, in questa legge a metà, qualcosa di negativo. L’arcivescovo Ieronymos ha detto: «I fedeli credono in un preciso stile di vita e ogni cosa che ne sta al di fuori è una deviazione», ovviamente esprimendo la sua opinione negativa. Ma molti politici hanno espresso la loro opinione positiva in merito. La parlamentare Vasiliki Katrivanou di Syriza ha detto: «Questo è un grande momento, non solo per la comunità lgbt, ma anche per l’uguaglianza in Grecia». E anche il ministro delle finanze Euclides Tsakalotos, che indossava una spilla arcobaleno sulla giacca fuori dalla sede parlamentare, ha detto: «È la storia più vecchia del mondo per quanto riguarda le relazioni umane. Due persone si amano e vogliono stare insieme, ma devono continuamente scontrarsi con degli ostacoli». Assieme a lui, fuori dal parlamento decine di sostenitori della nuova legge hanno manifestato durante la seduta. Un’attivista e ingegnere civile, Dimitra Kyrilou, ha detto: «Vogliamo queste unioni, ma le vogliamo complete». E con un gesto simbolico due attivisti per i diritti dei gay che indossavano abiti religiosi si sono baciati fuori dalla cattedrale metropolitana dell’Annunciazione di Atene.

Italia: l’unica in Europa a non aver legalizzato le unioni civili – Per quanto riguarda le unioni civili in altri stati, ora l’Italia è l’unica in Europa a non aver ancora approvato né matrimoni tra coppie dello stesso sesso, né unioni civili. Dopo lo stato religioso dell’Irlanda, che ha approvato i matrimoni gay con un referendum qualche anno fa; la Spagna, il Regno Unito, Cipro e Olanda in cui le coppie omosessuali possono registrare la loro unione. L’italia rimane attualmente fermamente bloccata e quindi indietro rispetto alle norme costituzionali europee, ma le questioni estremamente delicate di questo genere restano ancora motivo di discussione anche in diversi altri paesi.

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