Usa, bambino di 4 anni trova pistola e si spara alla testa. Obama: “È ora di agire”

In Iowa, ad Elgin, un bambino di 4 anni si spara mentre giocava con una pistola trovata in un cassetto. Il piccolo e la madre erano a casa di un amico della donna. Allertati i soccorsi, ma il bambino era già morto. Obama: «Non ci sono più scuse per non agire»

Usa, bambino di 4 anni trova pistola e si spara alla testa. Obama: "È ora di agire"

Un’altra tragedia per via delle armi da fuoco in America, stavolta nella cittadina di Elgin, nell’Iowa, dove un bambino di 4 anni è stato colpito alla testa da un proiettile, probabilmente mentre stava maneggiando l’arma. Il tutto è avvenuto nell’abitazione di un amico della mamma del bambino, in presenza anche di altri due minori. La donna era uscita in giardino con l’amico ed il bambino era rimasto in casa a giocare: nel girovagare per la stanza, il piccolo avrebbe trovato la pistola, registrata legalmente col nome del proprietario di casa, in un cassetto e avrebbe iniziato a giocarci credendola un giocattolo. Il piccolo a quel punto avrebbe erroneamente fatto fuoco. Dopo lo sparo la madre è accorsa dal bambino e, vedendolo in una pozza di sangue, ha iniziato a chiedere aiuto al vicinato e in seguito ha allertato i soccorsi spiegando che il bimbo era ferito ed era incosciente. I paramedici, arrivati sul posto nel giro di breve tempo, hanno soccorso il piccolo e l’hanno trasportato all’ospedale “Palmer Lutheran Health Center”, nel West Union, ma è stato dichiarato morto al suo arrivo.

Obama preme per limitare le armi
Sulla vicenda, riportata dal quotidiano “De Moines Register”, si sono aperte le indagini: Il sindaco William Pfister non ha rilasciato commenti, mentre lo sceriffo della Contea di Fayette, Marty Fisher ha spiegato che si cercherà di ricostruire la dinamica dell’incidente ed ha chiesto alla Divisione investigativa Criminale dell’Iowa di aiutare la stessa Contea durante nelle ricerche. Nel frattempo, la morte del bambino, entra a far parte della sequela di tragici episodi che continuano ad accadere, più o meno con le stesse modalità e sempre più frequentemente, negli Stati Uniti ritornando a calcare il tasto dolente “armi”. La tragedia, inoltre, si ricollega al concetto ribadito anche durante il dibattito della scorsa settimana, rivolto al Congresso Usa, dal presidente Barack Obama che, dopo la strage di Orlando, ha insistito nuovamente per il limitare l’uso e la distribuzione di armi.

Il presidente ha commentato in proposito della strage della discoteca: «Non ci sono più scuse per non agire. Dobbiamo rendere più difficile mettere le mani sulle armi d’assalto per chi vuole uccidere americani. Nell’ultima settimana abbiamo osservato momenti di silenzio per le vittime della violenza con le armi. Troppo spesso questi momenti sono stati seguiti da mesi di silenzio. Dobbiamo far ascoltare ai nostri figli i rischi che le armi pongono alle comunità, lo status quo non ha senso», ha concluso.

Impostazioni privacy