Usa, legge anti-gay: Ringo Starr annulla il concerto come Springsteen e Adams

Ringo Starr, come i suoi colleghi Springsteen e Adams, ha deciso di cancellare un concerto nel North Carolina per protesta contro la Hb2, la legge razzista contro i transgender. Altri cantanti americani, come Cindy Lauper e Laura Jane hanno tuttavia deciso di esibirsi ugualmente per dare tutto il loro sostegno

Usa, legge anti-gay: Ringo Starr annulla il concerto come Springsteen e Adams

Anche Ringo Starr, come già fatto da Bruce Springsteen e Bryan Adams per le loro esibizioni, cancella il suo concerto del 18 giugno a Cary, nel North Carolina. Il motivo è la protesta contro una legge discriminatoria nei confronti delle persone transessuali, la “Hb2” (House Bill 2), una legge sulla privacy e la sicurezza che tra le norme prevede, nei locali pubblici, l’utilizzo del bagno pubblico del loro sesso d’origine per quanto riguarda i transgender. L’ex batterista dei Beatles, ha annunciato l’annullamento del concerto tramite la sua pagina Facebook: «Mi spiace deludere i miei fan nella zona, ma dobbiamo prendere posizione contro questo odio. Diffondiamo pace e amore», citando infine anche una delle famose canzoni dei Beatles «All you need is love». Oltre al solista, anche Bruce Springsteen aveva annullato proprio nelle prime settimane d’aprile, due concerti previsti nel Greensboro, la terza città più grande del North Carolina, spiegando: «Alcune cose sono più importanti di un concerto rock e questa battaglia contro il pregiudizio e l’intolleranza è una di queste». Anche Bryan Adams, per contrastare l’omofobia e il razzismo, ha annullato il concerto del 14 aprile scorso a Biloxi, nel Mississipi dove dal 1° luglio entrerà in vigore la legge che permetterà ad alcuni gruppi religiosi e aziende private di poter rifiutare il proprio servizio alle coppie omosessuali.

L’America divisa in due
Tuttavia tra i cantanti pronti per la protesta e per boicottare il razzismo, c’è anche Cindy Lauper, icona della musica anni ottanta, che ha scelto, a differenza dei suoi colleghi, di esibirsi a Raleigh, nel Carolina del nord, il 4 giugno, spiegando le sue ragioni: «Credo che il modo migliore per fare la mia parte sia quella di trasformare il mio show in un’intera giornata dedicata alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica sull’abrogazione della Hb2. Ovunque ci sia esclusione, ovunque ci sia gente che non accetta altra gente, l’altra gente ha bisogno di te». Altra cantante che, come la Lauper vuole protestare in maniera alternativa, è Laura Jane Grace, cantante degli “Against Me!” dichiarata transgender già dal 2012, che ha pubblicato un suo tweet: «Qualcuno mi ha suggerito durante un’intervista che dovremmo cancellare il nostro concerto del 15 maggio a Durham per protestare contro la legge Hb2. Diavolo, no! Proprio per via della legge sono ancora più entusiasta di suonare nel North Carolina. Fateci sapere se ci sono degli attivisti che vogliano venire al concerto per una discussione», mostrandosi pronta al dialogo. Molti cittadini americani, oltre a molti personaggi di spicco della musica americana, hanno iniziato a parteggiare: c’è chi inquadra le basi di questa legge in favore della transfobia e lo considera un passo indietro rispetto agli anni di battaglie effettuate dalle associazioni Lgbt, mentre i sostenitori della suddetta legge affermano che potrebbe offrire protezione per i cristiani o tutti i religiosi che hanno una visione conservatrice del matrimonio e dell’identità di genere.

Impostazioni privacy