Usa, proposta shock dello sceriffo di Maricopa: “Bambini in vacanza nelle mie prigioni”

L’intento è quello di insegnare ai ragazzini, di età compresa tra gli 8 e i 18 anni, la vera disciplina, per tenerli in riga ed evitare che si facciano tentare dal crimine. Lo sceriffo Joe Arpaio: «Assaggeranno la realtà della vita carceraria, e impareranno una lezione preziosa. E penso anche che si divertiranno»

Usa, proposta shock dello sceriffo di Maricopa: "Bambini in vacanza nelle mie prigioni"

«Questa estate mandate i vostri figli in prigione». Non è uno scherzo, ma l’alternativa al solito campus estivo proposta da Joe Arpaio, sceriffo della contea di Maricopa, in Arizona, per insegnare ai giovanissimi del luogo la vera disciplina, per tenerli in riga ed evitare che si facciano tentare dal crimine. Il campeggio dentro le prigioni è stato organizzato per i giovani di età compresa fra gli 8 e i 18 anni, e verrà tenuto tra la fine di giugno e la fine di luglio. «I ragazzi assaggeranno la realtà della vita carceraria, e impareranno una lezione preziosa. E penso anche che si divertiranno», ha detto lo sceriffo. Ardente sostenitore della candidatura di Donald Trump alle presidenziali Usa, Arpaio è da tempo al centro di forti polemiche, e di denunce, per le sue tendenze autoritarie e il disprezzo per i diritti dei detenuti. Nonostante questo è sceriffo della contea di Maricopa dal 1993 e viene puntualmente rieletto perché agli elettori dell’Arizona, Stato di confine con il Messico che ha adottato leggi molto severe contro i clandestini, piace la sua dura politica contro l’immigrazione illegale, oltre che il suo solido appoggio al progetto di Trump per la costruzione di un muro al confine con il Messico.

«I partecipanti lavoreranno come lavorano i detenuti»
Molto nota la durezza del trattamento riservato ai detenuti delle sue prigioni, che non possono neppure usufruire dell’aria condizionata, in un luogo dove in estate il termometro segna fino ai 45 gradi. E non è chiaro se anche i ragazzini che verranno spediti dai genitori al suo “campeggio estivo” dovranno subire certi trattamenti. Dall’annuncio sul sito ufficiale dell’ufficio dello sceriffo si legge tuttavia che «i partecipanti seguiranno tutte le regole della prigione, indosseranno le divise dei carcerati, lavoreranno come lavorano i detenuti, mangeranno il cibo della mensa carceraria, dormiranno negli stessi letti, e dovranno seguire corsi educativi».

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