Usa, proteste afro: madre 28enne disarmata combatte la polizia a braccia incrociate

Ieshia Evans, fotografata da Jonathan Bachman, a Baton Rouge, in Louisiana, è diventata l’icona della protesta afroamericana che negli ultimi giorni continua ad avanzare in tutto lo stato americano. La 28enne, madre di un bambino di 5 anni, ha protestato in maniera pacifica incrociando le braccia davanti ai poliziotti

Usa, proteste afro: madre 28enne disarmata combatte la polizia a braccia incrociate

Sola, a braccia incrociate, disarmata, tra la polizia e il popolo afroamericano. È Ieshia Evans la donna 28enne afroamericana ripresa in uno scatto fotografico che ha fatto il giro del mondo. La donna stava manifestando assieme ad altri afroamericani attivisti dei “Black Lives Matter”, in una protesta che si è svolta a Baton Rouge, in Louisiana, nella giornata del 9 luglio, schierandosi per i diritti del popolo afro. La barriera prevedeva uomini e donne della comunità afroamericana da un lato, in protesta per l’uccisione di Alton Sterling, ambulante 37enne freddato dopo essere stato immobilizzato da un Taser, e Philando Castile, ucciso nel Minnesota, nella propria auto, dopo esser fermato da un poliziotto; dall’altro lato i poliziotti, schierati per l’anti-sommossa, che piangevano i loro colleghi morti a Dallas e cercavano di placare la folla e respingere la protesta. La donna, nonostante la tensione della situazione, con volto fiero e serioso, si è posta a braccia conserte e senz’armi, a fronteggiare la polizia.

La protesta pacifica
Ieshia è rimasta immobile davanti alle forze dell’ordine per qualche minuto senza dire nulla: poco dopo due poliziotti hanno interrotto la sua protesta non violenta e l’hanno arrestata e portata nella centrale di Baton Rouge. Tuttavia, prima d’esser portata via, l’infermiera 28enne alla sua prima protesta è stata immortalata in uno scatto del fotografo Jonathan Bachman, dando vita al simbolo di una protesta pacifica che fa da contrasto alle manifestazioni americane degli ultimi giorni che si fanno sempre più violente ed invadenti: è stato proprio sabato 9 luglio che decine di manifestanti hanno bloccato ed invaso un’autostrada nell’area di Baton Rouge, ed è stato proprio nella stessa giornata che la polizia ha dovuto arrestare oltre 100 persone, tra cui anche Ieshia.
«Ho solo bisogno che la gente sappia»

Dopo l’episodio, il “Daily Mail” ha intervistato la sua migliore amica Natasha Haynes che ha spiegato come la donna, madre di un bimbo di 5 anni, avesse deciso di non voler rimanere a guardare la protesta in televisione, ma di voler agire: «Io la conosco da 20 anni. Lei è tutto per me, ha un cuore grande. È una buona madre per suo figlio. Lo ha fatto perché vuole lasciare un mondo migliore al suo bambino. Sono felice che sia al sicuro e che non le sia successo nulla di grave. Sono orgogliosa di lei, per essersi messa in prima linea contro le ingiustizie che avvengono negli Stati Uniti». Dopo aver preso la decisione di partire, la donna, che vive a New York, ha lasciato il proprio figlio dal papà ed ha viaggiato verso la cittadina della Louisiana dove ha voluto operare spontaneamente in maniera pacifica.

Ieshia, dopo esser stata arrestata e rilasciata, ha chiamato la sua amica, raccontandole come l’arresto fosse stato un po’ agitato, mentre la permanenza in carcere era stata supervisionata da un ufficiale che si era assicurato che tutti i manifestanti arrestati fossero trattati bene. Evans, come spiegato dall’amica, ha detto: «Ho solo bisogno che la gente sappia. Apprezzo i desideri buoni e l’amore, ma questa è l’opera di Dio. Io sono una nave, sono contenta di essere viva e al sicuro». La 28enne è stata trattenuta per 24 ore e dopo è stata rilasciata. Nel frattempo il suo silenzioso gesto “scolpito” in una foto, sta facendo il giro del mondo proprio come la foto di Maria Teresa Asplund che in Svezia sfidò un corteo di nazisti o come l’uomo che, nel 1989, sfidò i carri armati in piazza Tienanmen a Pechino.

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