Usa shock: bimba uccisa dalla madre per aver bevuto il succo di frutta del fratellino

La piccola è stata picchiata a morte dalla madre e dal compagno per aver bevuto una bevanda destinata al fratellino. È stata prima rinchiusa in un armadio, poi sbattuta violentemente al muro e colpita alla testa e al torace. La madre ha confessato di averla massacrata mentre era sotto effetto di droghe

Usa shock: bimba uccisa dalla madre per aver bevuto il succo di frutta del fratellino

Ha bevuto il succo di frutta destinato al fratellino e per questo è stata rinchiusa nell’armadio e picchiata a morte dalla madre e dal compagno, entrambi sotto effetto di stupefacenti. La vittima è la piccola Leiliana Wright, 4 anni, uccisa il 12 marzo dalla madre trentenne, Jeri Quezada, di Dallas, e dal suo compagno, con una ferocia inaudita. Gli agghiaccianti dettagli sulla sua morte emergono solo adesso, dopo i lunghissimi interrogatori cui è stata sottoposta Jeri dal 25 marzo, giorno dell’arresto. Secondo quanto riportato dalla polizia pare che la donna fosse uscita di casa nelle prime ore del pomeriggio per rientrarvi dopo aver ricevuto una chiamata dal compagno, che la informava di aver messo in punizione la bimba dopo che aveva bevuto il succo di frutta del fratellino. Ma la punizione per la piccola da lì a poco sarebbe stata delle peggiori, fino all’irrimediabile. L’uomo l’avrebbe rinchiusa nell’armadio, legata a un appendiabiti e picchiata selvaggiamente. E la situazione non si è placata nemmeno con l’arrivo della madre, anzi: Jeri si è prima iniettata una dose di eroina, poi ha iniziato a picchiare anche lei la figlioletta dopo che si era rifiutata di mangiare un panino e aveva vomitato. Leiliana è stata poi colpita ripetutamente alla testa e al torace e picchiata con una cintura e una canna di bambù. Il compagno della madre ha continuato a sbatterla al muro con una tale ferocia che sulla parete sono state ritrovate le tracce dell’aggressione. La piccola è stata poi infilata nella vasca da bagno, mentre Jeri chiamava i soccorsi, per lei però non c’è stato nulla da fare: è morta poco dopo nel bagno di casa. «Aveva ecchimosi ovunque, dalla testa ai piedi», ha spiegato il medico legale che ha eseguito l’autopsia.

Dopo diverse versioni Jeri è crollata e ha confessato tutto
La donna è stata arrestata e si trova in carcere con una cauzione fissata a 500mila dollari, mentre non si conosce ancora la posizione del compagno dal momento che la polizia non ha ancora rilasciato alcun comunicato. Jeri ha cambiato versione diverse volte, raccontando inizialmente che la figlioletta era ritornata a casa in quelle condizioni dopo aver trascorso un paio di giorni da un amico. Poi è crollata e ha raccontato la verità: ha massacrato la piccola sotto effetto di droghe insieme al compagno. Disperato il nonno di Leiliana: «Chi ha fatto tutto questo a mia nipote, non voglio mai più vederlo in circolazione. Non merita di vivere una vita al di fuori del carcere».

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