Vicenza: in Marocco per conoscere futuri suoceri, viene sequestrata e chiesto riscatto

Un piano studiato nei minimi dettagli: la fa innamorare, le chiede di sposarlo e la invita in Marocco per presentarle i suoi genitori e rendere tutto ufficiale. Poi la tiene in ostaggio e chiede alla famiglia benestante di lei un riscatto di 70mila euro: arrestato

Vicenza: in Marocco per conoscere futuri suoceri, viene sequestrata e chiesto riscatto

Credeva di aver incontrato l’uomo della sua vita, invece quello di cui si era perdutamente innamorata sperando di convolare con lui a nozze sarebbe diventato presto il suo sequestratore. È successo ad una cittadina italiana di origini marocchine, che fidanzata con un connazionale e ormai prossima al matrimonio si era recata in Marocco, a Fes, per conoscere i futuri suoceri. Ma il suo soggiorno si è presto trasformato in un incubo. Dopo aver trascorso alcuni giorni col fidanzato a visitare la città, la ragazza è stata sequestrata dall’uomo e da altri due complici che hanno chiesto ai familiari della vittima un riscatto di ben 70.000 euro. Dopo la denuncia delle sorelle insospettite i carabinieri del Ros di Milano hanno eseguito un decreto di fermo, emesso dalla Procura Distrettuale Antimafia di Venezia nei confronti del marocchino indagato per il sequestro, a scopo di estorsione, della ragazza, 20enne nata a Noventa Vicentina da una coppia di marocchini benestanti. Pare infatti che il marocchino fosse interessato ai loro soldi e forse per questo si era avvicinato così tanto alla ragazza, fino a conquistare del tutto il suo cuore. Non si esclude però che l’idea del rapimento gli sia balenata solo in un secondo momento, convinto dai due amici e complici. Fatto sta che il suo era un piano diabolico e studiato nei dettagli, e la sua finzione da Oscar. Fortunatamente è stato smascherato e arrestato prima che per la 20enne fosse troppo tardi.

«Stai calma, se la tua famiglia paga ti liberiamo»
Secondo la ricostruzione dei fatti pare che la giovane, che in assenza dei genitori, rientrati in patria e residenti vicino a Casablanca, viveva con la sorella di 30 anni e il marito di lei a Sossano, sempre nel Vicentino, fosse stata invitata il 20 novembre scorso dal fidanzato a trascorrere qualche giorno a Fes per presentarle i genitori ed ufficializzare il fidanzamento. La ragazza sarebbe partita da sola dall’aeroporto di Malpensa per raggiungere il fidanzato e i genitori a Fes, ma di loro nessuna traccia. Il marocchino aveva affittato un appartamento proponendole di fare i turisti per qualche giorno prima dell’incontro ufficiale. Ma il 26 novembre, una volta rientrati a casa dopo una passeggiata, lui getta la maschera da bravo ragazzo e insieme ad altri due connazionali, che li attendevano nell’appartamento, la immobilizza, legandola e imbavagliandola, mentre gli altri le dicevano di stare tranquilla: «Stai calma, non ti facciamo niente. Se la tua famiglia paga, ti liberiamo». Ovviamente non sarebbe stato così dato che la ragazza aveva visto in faccia tutti i sequestratori, oltre a conoscere molto bene uno di loro, appunto quello che presto sarebbe dovuto diventare suo marito. Ed è stato proprio quest’ultimo a chiamare e a chiedere un riscatto di 70mila euro alla sorella di lei, corsa invece a denunciare il fatto alla stazione dei carabinieri di Treviglio (Bergamo).

Ancora sotto shock
La sorella della marocchina rapita intanto riceve altre telefonate dai sequestratori e, mettendosi d’accordo con gli investigatori, fissa un appuntamento con il fidanzato della sorella il 3 dicembre in un centro commerciale per concordare le modalità del pagamento e della liberazione. Sul posto intervengono i Ros, che filmano tutto e arrestano l’uomo. Riescono poi, in collaborazione con la polizia del Marocco, a scoprire dove tenevano in ostaggio la ragazza e a liberarla. Arrestato anche uno dei due complici, mentre l’altro è ancora ricercato: al momento del blitz era fuori a fare la spesa. La 20enne è ritornata in Italia ma ancora deve riprendersi del tutto dallo shock.

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