Unioni civili, Renzi replica a Bagnasco: “Voto segreto? Decide il Parlamento, non la Cei”

Il presidente della Cei, Angelo Bagnasco, aveva auspicato lo scrutinio segreto per le votazioni sul ddl sulle unioni civili. La replica di Renzi: «Mi piace l’idea che un parlamentare risponda del proprio voto. Il voto segreto è previsto dal Parlamento, ma deciderà Grasso e non la Cei se vi saranno le condizioni»

Unioni civili, Renzi replica a Bagnasco: "Voto segreto? Decide il Parlamento, non la Cei"

«E’ una legge sacrosanta e finalmente ci siamo. Che paura possono fare due persone che si amano, perché lo Stato deve impedire loro di avere dei diritti?». A parlare in difesa del ddl sulle unioni civili è il premier Matteo Renzi a Radio Anch’io, aggiungendo come sia certo che «il Paese e il Parlamento su questo siano nettamente a favore». «Ma sono molto contrario all’utero in affitto. Si deve fare di più per metterlo al bando», ha poi ribadito. Non si è dimenticato poi di replicare al presidente della Conferenza episcopale italiana, il cardinale Angelo Bagnasco, il quale giovedì aveva riposto le speranze in uno scrutinio segreto per le votazione sul ddl sulle unioni civili: «Il voto segreto lo decide il Parlamento, non la Cei». «Mi piace l’idea che un parlamentare risponda del proprio voto. Ma il Parlamento prevede anche il voto segreto: deciderà Grasso e non la Cei se vi saranno le condizioni», ha proseguito il Presidente del Consiglio. L’auspicio di Bagnasco era arrivato proprio giovedì, a margine della Messa per la Giornata del Malato: «Ci auguriamo che il dibattito in Parlamento e nelle varie sedi istituzionali sia ampiamente democratico, che tutti possano esprimersi, che le loro obiezioni possano essere considerate e che la libertà di coscienza su temi fondamentali per la vita della società e delle persone sia, non solo rispettata, ma anche promossa con una votazione a scrutinio segreto».

La replica del governo
Parole decisamente forti, tanto da portare all’immediata replica del governo. Ad appoggiare Renzi la vicepresidente del Senato, Valeria Fedeli, rappresentante del Partito democratico, che in un’intervista a La Repubblica ha dichiarato che non le interessa minimamente usare le dichiarazioni di Bagnasco per fare polemica, ma «dopo aver letto le parole del presidente della Cei continuo a pensare che il Senato decide come lavorare. Nessun altro». «Il Parlamento ha una funzione diversa da quella della Chiesa e deve esercitarla fino in fondo», ha continuato la Fedeli. «Sono sempre molto attenta alle opinioni altrui. Leggo, ascolto, rifletto, anche sulle parole di esponenti della Cei. Ma la chiarezza e il rispetto devono essere reciproci». «Le esortazioni sono giuste e condivisibili, ma come regolare il dibattito del Senato lo decide il presidente del Senato. Non il presidente della Cei”, ha insistito il sottosegretario del Pd ai Rapporti con il Parlamento, Luciano Pizzetti.

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