L’idea è già al vaglio della Commissione Sanità della Camera dei Comuni in Gran Bretagna, che d’ora in avanti potrebbe tassare bibite gassate e zuccherate con una tassa fissata tra il 10 e il 20% del prezzo della bevanda. L’obiettivo è incoraggiare i consumatori a modificare il loro comportamento e assumerne meno
Anche le bibite gassate sono entrate nel mirino della Commissione Sanità della Camera dei Comuni, in Gran Bretagna. Il motivo? Oltre a nuocere gravemente alla salute e alla linea, adesso creano difficoltà anche alle finanze. A pagare le conseguenze dell’abuso dello zucchero è infatti il sistema sanitario nazionale che sborsa 6 miliardi di sterline l’anno. Ma cosa ancora più grave è che in Inghilterra l’obesità è sempre più diffusa e i numeri sono seriamente allarmanti. Si pensa infatti che entro 15 anni il 30% della popolazione britannica rischia di essere obesa. E le bibite gassate ricoprirebbero proprio un ruolo fondamentale in tutto ciò, tanto da diventare un nemico da combattere. Per questo motivo in Gran Bretagna si sta pensando di introdurre una supertassa da capogiro. L’idea è già al vaglio della commissione Sanità della Camera dei Comuni e i deputati inglesi hanno approvato una mozione che prevede di tassare, con una percentuale non indifferente, bibite gassate e zuccherate. Lo scopo è quello di incoraggiare i consumatori a modificare il loro comportamento e assumere meno bevande. Potrebbero nascere anche restrizioni alla pubblicità delle bibite in questione proprio come accade già con le sigarette e l’alcol. Ma la notizia non è affatto gradita alle grandi aziende del settore, che tra brand e tendenze, sono cresciute sempre di più negli ultimi anni.
Tasse fissate tra il 10 e il 20% del prezzo della bibita – Oltre alle bibite gassate potrebbero essere soggette a tassazione anche diverse bevande che, impensabilmente, possono essere pericolose allo stesso modo delle gassate se assunte regolarmente. Le bevande “impensabili” sono proprio i succhi di frutta, ricchissimi di zuccheri, e per questo da moderare a prescindere. Helen Jones, deputata laburista, ha riferito che sono oltre 70mila le morti premature nel Regno Unito derivanti dalla cattiva alimentazione. A suo avviso la tassa dovrebbe essere fissata tra il 10 e il 20% del prezzo della bevanda. In questo modo i consumatori saranno incoraggiati a berne di meno, modificando in meglio il loro comportamento. «Il trenta per cento dei nostri bambini sono in sovrappeso o obesi, e lo sono anche molti adulti che vivono nelle comunità più povere», ha affermato la Jones. Insomma in Inghilterra l’obesità è in continua crescita, e l’allarme è soprattutto per i bambini, che seguono continuamente mode e tendenze senza spesso essere frenati dai genitori. Ma anche in Italia il problema non è da meno. Circa il 32% degli adulti è infatti in sovrappeso, così come il 21% dei bambini tra gli 8 e i 9 anni. Tra questi il 9% è obeso.
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