19 anni, 114 reati e neanche un giorno di carcere: il motivo è clamoroso

Una ragazza di 19 anni ha compiuto più di cento reati, ma non ha mai scontato neanche un giorno di carcere: ed il motivo è a dir poco clamoroso 

Una curiosa e quanto assurda vicenda quella che arriva direttamente dal Regno Unito. Protagonista una ragazza di 19 anni che è diventata famosa per una questione molto particolare (e di cui non ci sarebbe assolutamente da vantarsi). La protagonista in questione si chiama Paris Willows, anni 19, originaria di Warrington. Un personaggio, tra l’altro, molto conosciuto. In particolar modo dalle forze dell’ordine per via dei numerosi reati che la ragazza ha commesso nonostante la giovane età.

Svelato il motivo di questa decisione
Nemmeno un giorno di carcere per la ragazza (Ansa Foto) L’Italianews.it

Nel corso della sua vita ha commesso più di 100 reati (per la precisione 114). Alcune di queste hanno a che fare con episodi di violenza e di aggressione proprio nei confronti degli agenti. Allo stesso tempo anche la giustizia inglese è intervenuta in merito a questa vicenda e, secondo quanto riportato da alcune fonti e media locali, pare che voglia dare una possibilità di pentimento nei confronti della 19enne. Ovviamente il motivo di questa decisione è stato svelato.

Nemmeno un giorno di carcere dopo aver commesso più di 100 reati

A raccontare per bene questa vicenda ci ha pensato direttamente il quotidiano “Warrington Guardian. La ragazza ha una fedina penale di tutto rispetto (ovviamente da non vantarsi). Addirittura 31 condanne per 114 reati commessi, considerando anche i 26 capi di imputazione per aggressione ad un operatore del pronto soccorso. L’opinion pubblica, ovviamente, è rimasta completamente spiazzata per via del fatto che a commettere tutto ciò è stata una ragazza di soli 19 anni.

Svelato il motivo di questa decisione
Nemmeno un giorno di carcere per la ragazza (Ansa Foto) L’Italianews.it

Ed è per questo motivo che i magistrati (che si stanno occupando della sua situazione) hanno deciso di non mandarla in un carcere minorile ma di optare altro per lei. Ovvero? Farle capire i suoi errori grazie ad un lavoro riabilitativo. Senza dimenticare anche un risarcimento danni per via di tutto quello che ha fatto nell’ultimo tempo. Riuscire a farle capire le sue aggressioni e gli scatti di ira contro le forze dell’ordine.

L’ultima accusa (pesante) nei suoi confronti è quello di aver colpito, ripetutamente, a calci tre agenti di polizia donne. Il tribunale di Warrington, in merito all’ultimo reato, ha deciso di punirla con 40 giorni di attività di riabilitazione. Non solo: anche quello di pagare un risarcimento alle sue vittime.

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