Addio compensazioni fiscali: i nuovi limiti dell’F24 imposti da INPS sono assurdi, ecco cosa cambia

I nuovi modelli F24 avranno dei limiti imposti netti che cambiano tutto ciò che ad oggi sappiamo sui pagamenti.

Una novità legata alla nuova Legge di Bilancio che scuote profondamente i cittadini che si trovano a fare i conti con limitazioni di vario tipo relativamente ai pagamenti ammessi e a quelli che non si possono utilizzare ma anche a ciò che riguarda i crediti.

F24
F24 (litalianews.it)

La Legge di Bilancio ha modificato molte cose e tra queste figura anche la compensazione con modello F24 per bilanciare crediti e debiti. Questi limiti si applicato ovviamente solo in casi specifici ma tutti devono prenderne atto per non ritrovarsi direttamente di fronte al problema.

Compensazioni e limiti fiscali: i nuovi modelli F24

La normativa sarà in vigore a partire dal mese di luglio, quindi si ha tempo utile per capire come agire e anche come muoversi in relazione a questo cambiamento. Le due grandi questioni riguardano da un lato i crediti maturati che non sono immediatamente utilizzabili e dall’altra invece i limiti di compensazioni qualora si effettui il pagamento in banca.

limiti INPS F24
F24, i nuovi limiti decisi dall’INPS (litalianews.it)

Cosa cambia dunque? Guardando alle compensazioni queste saranno sempre possibili ma ciò sarà permesso solo per chi utilizza i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate. Solo in quel caso dunque sarà effettivamente possibile fare il bilancio tra crediti con il modello nuovo. I crediti maturati dagli autonomi dovranno essere compensati con quelli della dichiarazione dei redditi dopo 10 giorni dalla presentazione.

La nuova Legge blocca la compensazione orizzontale per i contribuenti che hanno debiti ormai chiusi di oltre 100 mila euro. Ci sono anche una molteplicità di restrizioni nuove che interessano soprattutto i datori di lavoro, quindi variazioni che si ripercuoteranno su tutti.

La questione delle compensazioni mediante modello F24 direttamente tramite i servizi dell’Agenzia delle Entrate porterà a maggiori controlli, sarà più facile decidere come calcolare le somme, se ci sono degli errori e ovviamente determinare anche un campo di azione possibile in quel caso. Va poi ribadito che la compensazione è valida, per qualunque importo, se il credito è certo e anche se è liquido e tangibile quindi se risulta già registrato.

Queste variazioni saranno attive a partire da luglio, fino ad allora resta valida l’opzione corrente ma è importante capire quali trasformazioni avrà il modello e come inciderà sulla gestione complessiva la questione perché la modalità ora in atto andrà a breve a decadere e quindi poi sarà necessario convergere queste nuove modalità che potrebbero all’inizio generare confusione.

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