L’autonomia è passata in Senato e il provvedimento continua a dividere in due il nostro Paese. Luca Bianchi, direttore di Svimez, in un’intervista a ‘La Stampa’ boccia il provvedimento.
Il governo non ha intenzione di fermarsi sull’autonomia, ma il provvedimento divide il nostro Paese. C’è chi condivide la scelta fatta dalla maggioranza, ma anche chi critica e ha paura per la creazione di nuove differenze in Italia. Un pensiero, quest’ultimo, condiviso anche da Luca Bianchi, direttore di Svimez.
Intervistato da La Stampa, Luca Bianchi conferma la sua contrarietà al provvedimento perché si tratta di “una norma che non si trova in altri Paesi europei e che potrebbe cristallizzare le disuguaglianze presenti nel nostro Paese. In più si tratta di un provvedimento che penalizza anche il Nord“. Naturalmente non è un pensiero condiviso dalla maggioranza, che continuerà ad andare avanti per la sua strada per far diventare la norma legge in davvero poco tempo.
Autonomia attesa alla Camera
Le parole di Luca Bianchi non ferma il governo. L’esecutivo continua a lavorare al provvedimento e per il momento non ci sono intenzioni di fare un passo indietro o modifiche. Al Corriere della Sera Calderoli ha parlato di una legge pronta per essere definitivamente approvata, ma non sono esclude delle modifiche.
La partita, quindi, non è assolutamente chiusa anche se per le modifiche la strada è assolutamente in salita. Il rischio, infatti, è quello di allungare i tempi delle altre questioni e, quindi, si vuole evitare un nuovo passaggio in Senato.
Autonomia, giustizia, premierato: le priorità del governo
L’autonomia rappresenta una priorità per questo governo e, quindi, si sta spingendo con forza per approvarla in tempi brevi. Giustizia e premierato sono le altre questioni in cima alla lista dell’esecutivo e non ci resta che aspettare le prossime settimane per avere un quadro più chiaro e capire se alla fine tutti i traguardi saranno tagliati.
Di certo il sì del Senato all’autonomia rappresenta un primo passo importante, ma la strada è lunga e la speranza da parte del governo è continuare per la via intrapresa.