E’ successo a Brescia, in pieno centro; un 42enne, B.M., ha prima litigato con un automobilista per una precedenza negata e poi lo ha inseguito investendolo più volte incurante dei due figli piccoli a bordo dell’auto
Sembrava una banale lite tra automobilisti, una delle tante che quotidianamente vengono imbastite per le strade delle nostre città: invece si è trasformata in una scena surreale che per poco non si è tramutata in tragedia. E’ accaduto nella centrale piazza Arnaldo di Brescia: un 42enne, B.M., già noto alle forze dell’ordine per guida in stato di ebbrezza, danneggiamenti e assunzione di hashish, ha prima litigato con un altro automobilista, che viaggiava con i due figli piccoli di 2 e 4 anni, per una precedenza negata poi ha iniziato assurdamente a tallonare l’auto dell’uomo, rischiando di investirla e incurante della presenza di minori a bordo; lo ha praticamente inseguito compiendo tamponamenti a ripetizione, fino all’ultimo più grave che ha anche fatto finire i piccoli all’ospedale. Secondo la ricostruzione della polizia di Brescia, il quarantenne, alla guida di una Toyota Yaris, ha iniziato a litigare verbalmente con l’altro uomo, conducente di una Honda Jazz, per una questione di precedenza negata alzando i toni e la voce.
Il folle inseguimento
B.M. ha anche iniziato a minacciare l’uomo, il quale, temendo per l’incolumità dei propri figli, ha preferito salire in auto e andarsene. E da qui è iniziato il delirio: il 42enne ha inseguito l’Honda Jazz tamponandola ripetutamente e rischiando di mandarla fuori strada. Arrivati in piazza Arnaldo, il conducente della Honda, forse per far fiaccare il suo inseguitore, ha cominciato a girare in tondo per l’intera area, ma inutilmente dato che il quarantenne ha continuato assurdamente ad inseguirlo, fino allo schianto finale. I bambini sono stati subito trasportati in ospedale e se la sono fortunatamente cavata con una prognosi di quattro giorni. Dopo lo scontro drammatico, B.M. è perfino sceso dall’auto continuando ad inveire contro il padre di famiglia, incurante dei due minori terrorizzati sul sedile posteriore. Il padre ha avuto una prognosi di sette giorni, mentre per l’inseguitore sono scattate le manette con l’accusa di lesioni aggravate da futili motivi.
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