Il 19enne adescava minori su Facebook ed ha violentato un 12enne più volte lo scorso agosto. L’episodio è stato scoperto dal padre del minore che ha voluto farsi giustizia da solo picchiando il pedofilo. Il ragazzo, ricoverato con una frattura alla calotta cranica, ha riferito d’esser stato picchiato da extracomunitari, ma le indagini hanno portato a galla la vicenda
Il 19enne aveva violentato più volte il 12enne e quando il padre del minore l’ha scoperto, si è fatto giustizia da solo e l’ha malmenato. È successo a Brindisi e l’adescatore è Simone Perrino, un 19enne brindisino, che aveva deciso di crearsi un account di Facebook fasullo, fingendosi una bella ragazza. Tramite il suddetto account, il ragazzo era riuscito ad incontrare il minore tre volte, lo scorso agosto 2015, nel parco Cesare Braico: pur di abusarne, il 19enne aveva persuaso il 12enne a concedersi, con la promessa di fargli conoscere la donna dell’account di Facebook. Il minore ha acconsentito e Perrino ne avrebbe abusato sessualmente più di una volta. La vicenda è tornata a galla solo lo scorso marzo, quando i genitori del 12enne hanno scoperto il tranello tramite le conversazioni in chat del ragazzino. In seguito, mentre la madre ha preferito denunciare il fatto alle forze dell’ordine, il padre del minore ha voluto provvedere da solo e, accecato dalla rabbia, ha raggiunto il pedofilo ed ha iniziato a picchiarlo con un martello colpendolo più volte sulla testa. Dopo aver sfogato la sua collera, il genitore ha lasciato il ragazzo in fin di vita ed è scappato.
Altri minori violentati
Il giovane è stato soccorso ed è stato portato presso l’ospedale brindisino. Durante gli accertamenti dei medici, sono state diagnosticate al ragazzo gravi fratture alla calotta cranica. I medici, viste le lesioni abbastanza gravi, hanno chiesto ulteriori delucidazioni al 19enne che le ha motivate spiegando d’esser stato aggredito da un gruppo di extracomunitari, senza dare ulteriori dettagli sulla vicenda. A quel punto la Procura di Brindisi, avvertita tramite i medici, ha iniziato le indagini coordinate dal pm Pierpaolo Montinaro al fianco del procuratore aggiunto Nicolangelo Ghizzardi che hanno smascherato il fatto: i genitori del ragazzino abusato sono stati convocati in questura ed il padre del minore ha confessato d’aver ceduto alla rabbia e d’aver picchiato Perrino. Gli inquirenti hanno dovuto arrestare entrambi: il padre del minore, che è stato accusato di lesioni personali gravi, mentre per quanto riguarda il 19enne, che ha subito di recente un delicato intervento di Neurochirurgia ma non è in pericolo di vita, è accusato di violenza sessuale su minore ed in più è sospettato di altri adescamenti a minori, avvenuti con la stessa modalità. Le indagini continuano.
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