E’ stato scarcerato Bruno Poeti, ex agente di polizia grossetano di 64 anni, che lunedì notte sparò ad un ladro rumeno che era penetrato nel suo terreno; lo ha deciso il gip Marco Belisari, che non ha convalidato il fermo dell’uomo per tentato omicidio. Restano in carcere i tre complici del rumeno ferito, Ion Nicolai Farcas di 39 anni, tuttora ricoverato e piantonato in ospedale. I fatti si erano svolti nella nottata di lunedì: Poeti ha raccontato agli inquirenti che, mentre stava dormendo, ha udito i suoi cani abbaiare sotto la sua casa nelle campagne di Grosseto. Alzatosi dal letto, si è affacciato dalla finestra e ha visto i quattro rumeni che erano penetrati nel suo terreno. L’ex agente ha anche aggiunto che uno di loro gli avrebbe lanciato un oggetto, forse un faretto o una torcia.
I messaggi di solidarietà sui social
A quel punto, Poeti ha afferrato la sua pistola calibro 7,65 ed ha sparato in tutto tre colpi, uno verso terra (quello che ha ferito Farcas) e altri due in aria. I rumeni avrebbero cercato anche di fuggire con la sua auto; i tre in carcere hanno anche dato un’opposta versione dei fatti, sostenendo di non aver cercato di aggredire Poeti. Le condizioni di Farcas, a ogni modo, non sono gravi: l’uomo è stato sottoposto ad un intervento chirurgico, ma il proiettile lo ha attraversato all’altezza dell’intestino ed è poi fuoriuscito. Adesso gli investigatori stabiliranno se il foro di entrata sia sulla schiena o sull’addome per appurare le responsabilità di Poeti. L’uomo è stato oggetto di molti messaggi di solidarietà su Facebook: «Bravo Bruno Poeti, facciamolo sindaco» è generalmente il tono dei post sulla pagina aperta per lui ed anche in altri gruppi che, in poche ore, hanno ottenuto migliaia di iscritti. Il nome della pagina è “Io sto con Bruno Poeti”.