Guai per Chef Rubio, fermato dalla polizia che lo accusa: lui nega

Guai non da poco per Chef Rubio che, nelle ultime ore, è stato fermato dalla polizia: pesanti accuse nei suoi confronti, ma lui nega tutto

Il tutto è avvenuto nelle prime ore del pomeriggio in quel di Roma quanto la polizia, per un controllo, ha fermato il noto personaggio televisivo Gabriele Rubini. Anche se tutti lo conoscono meglio come “Chef Rubio“. Secondo quanto riportato da alcune fonti e media locali pare che sia stato trovato in possesso di una tanica in plastica. All’interno della stessa erano presenti cinque litri di sangue animale.

Trovato in possesso con tanica di sangue animale
Chef Rubio fermato dalla polizia (Ansa Foto) L’Italianews.it

L’uomo è stato immediatamente portato in commissariato dove è stato sottoposto ad interrogatorio. A quanto pare si stava per dirigere al sit-in dinanzi alla Farnesina dove avrebbe dovuto partecipare insieme ad alcuni partecipanti per una manifestazione. L’obiettivo era quello di imbrattare di rosso la bandiera di Israele. Il sangue, ha fatto sapere, era di origine bovina e suina. Anche se, allo stesso tempo, ha negato tutto. In un primo momento.

Roma, chef Rubio fermato dalla polizia: trovato in possesso di tanica con sangue animale

Il liquido in questione è stato successivamente analizzato. Non solo visto che sempre nel colloquio, però, ha fatto sapere di andare nei pressi della Farnesina per contestare un atto di censura di cui sarebbe stato vittima in un programma televisivo argentino. Non si tratta affatto della prima volta che il personaggio tv si schieri in favore della Palestina con la sua speranza che possa tornare libera. Successivamente ha potuto raggiungere la manifestazione.

Trovato in possesso con tanica di sangue animale
Chef Rubio fermato dalla polizia (Ansa Foto) L’Italianews.it

Già questa mattina alcuni manifestanti avevano tentato di imbrattare di sangue la bandiera di Israele, ma il pronto intervento delle forze dell’ordine ha impedito tutto questo. Nel corso della manifestazione sono apparsi striscioni con scritto: “Stato italiano servo dello Stato d’Israele e del sionismo“, ed anche “Fermiamo la censura istituzionale. No alla complicità al genocidio. Palestina libera“.

Nella giornata di domani, sabato 27 gennaio ‘Il Giorno della Memoria’, il gruppo Giovani Palestinesi ha fatto sapere che le loro intenzioni sono quelle di manifestare nonostante il “no” del Viminale.

 

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