Il tribunale di St. Petersburg (Florida) ha disposto un risarcimento milionario per l’ex wrestler Hulk Hogan (all’anagrafe Terrence Bollea), famosissimo in tutto il mondo tra gli anni ’80 e gli anni ’90: è stato infatti condannato il magazine online “Gawker” a pagare all’ex lottatore 62enne ben 115 milioni di dollari per aver tempo fa postato un video in Rete, registrato all’insaputa di Hogan, che lo ritraeva mentre era a letto con la moglie di un amico. La giuria, composta da sei membri, ha raggiunto il verdetto in sei ore dopo un processo civile durato due settimane; nel corso del processo Hogan, quasi sempre in giubbotto scuro e con una bandana nera, ha anche testimoniato raccontando come l’amico in questione, il dj americano Bubba “Love Sponge” Clem, avesse semplicemente un “matrimonio aperto” e voleva che sua moglie andasse a letto con lui.
Violazione della privacy
Hogan ha ribadito come avesse rifiutato in un primo momento di andare a letto con la donna, ma alla fine aveva accettato senza sapere che l’incontro sessuale era stato poi filmato di nascosto; al momento del verdetto, l’ex wrestler è scoppiato in lacrime. Hogan si era infatti sentito umiliato da quel video che aveva invaso la sua privacy: per avere un’idea, basta pensare che il filmato, che dura 41 secondi, è stato cliccato sul web qualche sette milioni di volte. Fuori dal tribunale, il suo avvocato David Houston ha espresso piena soddisfazione: «Mr. Bollea è straordinariamente felice – ha detto – crediamo che il verdetto rappresenti una dichiarazione di disgusto per l’invasione della privacy spacciata per giornalismo. Il verdetto è chiaro, dice “mai più”». La direzione di “Gawker” ha annunciato il ricorso in appello.