Il consulente HACCP: una nuova figura professionale

Un’azienda che intende avere la certezza di produrre alimenti sicuri deve, al giorno d’oggi, possedere la certificazione HACCP evidenziando all’interno del personale coinvolto un responsabile che si occupa della sicurezza dei processi di trasformazione

Il consulente HACCP: una nuova figura professionale

L’ambito di lavorazione e trasformazione alimentare negli ultimi anni ha subito diverse modifiche nel nostro Paese, la più importante delle quali riguarda il protocollo HACCP. Stiamo parlando di una serie di norme e regole che verificano ogni passaggio svolto dai professionisti di questo settore per arrivare al prodotto finito. Stiamo parlando di ristoranti e laboratori artigianali, ma anche delle industrie che si occupano della produzione di alimenti, un settore particolarmente fiorente in Italia. Un’azienda che intende avere la certezza di produrre alimenti sicuri deve, al giorno d’oggi, possedere la certificazione HACCP. Di cosa si tratta: la certificazione HACCP in azienda si ottiene, in molti casi, evidenziando all’interno del personale coinvolto un responsabile che si occupa della sicurezza dei processi di trasformazione. Nelle piccole realtà invece, come ad esempio un fornaio o un ristorante, è più probabile che si contatti un consulente haccp. Costui è una figura altamente preparata in grado di valutare e verificare tutti i processi produttivi della piccola azienda, valutando i metodi di soluzione dei punti critici che riguardano la singola realtà. La formazione HACCP oggi comunque è richiesta in diversi segmenti delle trasformazioni alimentari, in modo da garantire al consumatore la certezza di acquistare prodotti sicuri e di alta qualità. Quindi, da un lato c’è l’esperto di HACCP, consulente esterno o responsabile all’interno dell’azienda, che supervisiona i processi, li verifica e li controlla. Dall’altro lato ci sono gli addetti che, in diversi ruoli chiave, devono seguire questo tipo di formazione, in modo da sapere e capire il perché di particolari comportamenti e la necessità di eseguire i processi in alcuni modi particolari.

La formazione HACCP
La formazione per quanto riguarda la sicurezza degli alimenti deve quindi essere un prerequisito per chiunque lavori a contatto con il cibo, in quanto materia prima o anche prodotto finito, da consegnare nelle mani del cliente di un’azienda. Senza questo tipo di attestato in Italia non è possibile operare nell’industria alimentare in senso lato; al termine di un corso HACCP si ottiene un attestato, che ha una validità triennale, che può però essere rinnovato quante volte si desidera. Devono possedere questo attestato gli addetti dell’industria alimentare, ma anche i banconieri dei supermercati, o i camerieri nei ristoranti. La diffusione di questo tipo di conoscenze consente al cliente finale di accedere con estrema tranquillità a qualsiasi azienda che si occupi della trasformazione di alimenti, dal bar all’angolo fino alla grande realtà industriale. I consulenti HACCP oltre a verificare i processi che si svolgono all’interno di un’azienda valuterà anche la formazione del personale, indicando le tipologie di corso cui sottoporre ogni singolo addetto. Stiamo quindi parlando di una figura professionale altamente specializzata, costantemente aggiornata per quanto riguarda le richieste di legge in questo ambito.

Il costo di un corso HACCP
Il costo di questo tipo di corsi dipende da una serie di fattori. Del resto esistono corsi per diventare consulente aziendale, così come lezioni adatte agli addetti ad ogni singolo ruolo all’interno della filiera alimentare. Chiaramente il corso HACCP per un cameriere avrà una durata e una natura ben diversa rispetto a quello per un addetto al banco macelleria, da cui derivano anche costi diversificati.

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