Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, in un’intervista a ‘La Repubblica’ si sofferma sul tema energia e lancia un chiaro messaggio all’Unione Europea.
Carlo Bonomi in questi giorni è presente al Forum di Davos. Il presidente di Confindustria, in un’intervista a La Repubblica, si sofferma sul tema energia e lancia un messaggio all’Unione Europea: “Durante il Covid c’è stata molta solidarietà, ma ora ogni Stato si muove per conto suo. Questo significa che non si coglie l’urgenza“.
Bonomi spiega anche qual è l’urgenza sul tema energia: “La sfida della competitività lanciata da Stati Uniti e Cina. L’Europa vuole dettare degli standard come per esempio la transizione ecologica, ma ci sono grandi fragilità. Per questo motivo sarà fondamentale un Industrial Act dopo le elezioni europee. Altrimenti il rischio è quello di avere grossi problemi di produzione e occupazione e questo darà spazio ai movimentisti antieuropeisti“.
“Sul Mes ci si doveva muovere diversamente”
Non solo energia, in questa intervista Bonomi tocca altri temi a partire dal Mes. “Non si doveva fare una questione politica, ma di merito – spiega il presidente di Confindustria – l’Italia ha già versato 18 miliardi al fondo e si doveva negoziare per estendere l’utilizzo anche agli investimenti“.
Un passaggio per l’industriale anche sull’ex Ilva: “L‘acciaio di Stato lo abbiamo già avuto ed è fallito. E’ un settore molto complesso. Se interviene lo Stato per salvaguardare l’impresa e l’occupazione, lo si deve fare avendo pronto un piano strategico di uscita, Se, invece, l’idea è quello di risolvere un problema elettorale, si tratta dell’ennesimo errore grave, che pagheremo tutti senza risolvere il problema. Cordata italiana? Imprenditori interessati non mancano, ma ci devono essere le condizioni per investire“.
“Il mio mandato finisce a maggio”
Ultimi mesi da parte di Bonomi, ma il presidente di Confindustria preferisce non guardare troppo al futuro. “Il mio mandato finisce a maggio – spiega in questa intervista – e in questo momento c’è ancora tanto lavoro da fare“.