La cultura del caffè nel mondo

Ogni cultura ne dà una diversa lettura, apportando varianti nel metodo di preparazione e nelle abitudini di consumo. L’Italia ad esempio è la patria del caffè espresso

La cultura del caffè nel mondo

Accompagna ogni giorno la vita di milioni di italiani. Viene gustato a casa, al bar e in fugaci parentesi nei pressi dei distributori automatici. Il caffè è un tratto distintivo della tradizione gastronomica del nostro Paese e un pretesto per momenti di convivialità. Gli italiani non sono però i soli palati sedotti dall’aroma dei chicchi tostati, la bevanda fa parte delle abitudini di molti popoli. Ogni cultura ne dà una diversa lettura, apportando varianti nel metodo di preparazione e nelle abitudini di consumo. Il caffè in Italia: l’Italia è la patria del caffè espresso. Il rapporto col Belpaese ha radici profonde, la prima bottega di caffè risale alla Venezia della fine del 600’. Attecchì ben presto nel resto del Vecchio Continente, ma non ottenne immediatamente un consenso plebiscitario. Le origini orientali spinsero alla diffidenza molti cittadini europei, tanto da indurre Papa Clemente VIII a definirlo una bevanda adatta ai cristiani. Oggi viene sorseggiato al bancone del bar, per godersi una breve pausa dal lavoro o scambiare due chiacchiere con gli amici.

Quando non c’è fretta il caffè è gustato in altri formati, spesso a casa e con un’attenzione in più alla qualità.  Non a caso, nonostante le tante miscele in commercio, cresce l’interesse verso le cialde, soluzioni, come le cialde lavazza blu vigoroso, che accordano semplicità d’uso e ricercate tonalità di sapore.

Eritrea, Austria e altri Paesi
Costumi agli antipodi di quelli eritrei. Nel Paese africano il caffè viene vissuto in tempi molto dilatati, un’usanza che può protrarsi per oltre due ore. C’è un preciso cerimoniale da seguire. I chicchi sono collocati in una scodella che viene riscaldata fino a quando non sale il tipico aroma di caffè. A quel punto avviene la fase di macinazione all’interno di un mortaio di legno. Si verifica poi la bollitura condotta mediante un vaso in argilla. Il caffè eritreo è amaro e consistente, ed è assaporato per tre volte.

Anche l’interpretazione viennese è differente da quella italiana. Nella capitale austriaca preferiscono accomodare la tazza fumante sul tavolo, sedersi e deliziare la gola con qualcosa di dolce. Ci sono vari metodi autoctoni di preparazione del caffè, come il Melange, non così distante dal nostrano cappuccino, o l’Einspänner.

La tipica preparazione turca del caffè prevede l’uso del cezve, una sorta di caffettiera costituita da un pentolino fatto di rame e ottone. In India invece assistiamo all’aromatizzazione della bevanda. Sono impiegate spezie quali la cannella. Dietro ogni tazzina, in fondo, c’è un costume e un pezzo della storia di un popolo.

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