L’uomo uccise la moglie nell’agosto del 2013 e postò la foto del suo cadavere su Facebook scrivendo: «R.I.P. Jennifer». Da subito aveva detto di aver agito per legittima difesa, ma la giuria non ha creduto a questa versione e lo ha condannato a 25 anni di reclusione
È stato condannato a 25 anni di reclusione Derek Medina, il 31enne delle Florida che nell’agosto 2013 ha ucciso la moglie e poi ha postato la foto del suo cadavere su Facebook. Durante il processo l’uomo, accusato di omicidio di secondo grado, ha ammesso di aver scattato la macabra foto con il suo cellulare per postarla poi sul social network, ma si era giustificato, senza tuttavia convincere la giuria, dicendo di aver aperto il fuoco esclusivamente per legittima difesa. Secondo la sua versione, infatti, la moglie Jennifer Alfonso, 26 anni, usava violenza contro di lui ormai da anni. Il giovane killer aveva sin da subito raccontato agli inquirenti che sua moglie, nel corso di una violenta lite, lo aveva minacciato con un coltello. A quel punto lui per difendersi avrebbe deciso di spararle. L’omicidio si è consumato nella loro abitazione di Miami, dove sono poi accorse le autorità trovando la donna rannicchiata sul pavimento, priva di vita. I pubblici ministeri non solo non hanno creduto alle dichiarazioni di Derek ma hanno riportato che Jennifer da diverso tempo temeva per la sua vita, perché il marito la minacciava sempre e le giurava che l’avrebbe uccisa se lo avesse lasciato. Contro di lui le testimonianze di alcuni amici della vittima, i quali hanno riferito agli inquirenti che Jennifer aveva proprio confidato loro di aver tutte le intenzioni di farlo.
Su Facebook: «Andrò presto in galera. Vi voglio bene amici, mi mancherete» – «Nessuna famiglia dovrebbe mai vedere la loro figlia uccisa e poi esposta a tutto il mondo su internet come un macabro trofeo per la rabbia di un marito», ha detto il procuratore della contea di Miami-Dade, Katherine Rundle. Derek Medina dopo aver ucciso la moglie ha postato la sua foto su Facebook: era vestita di nero, riversa sul pavimento della cucina, e con la testa e un braccio sporchi di sangue. Sotto c’era scritto: «R.I.P. Jennifer». E consapevole di non passarla liscia Derek aveva aggiunto: «Andrò in galera o sarò condannato a morte per avere ucciso mia moglie. Vi voglio bene amici, mi mancherete, abbiate cura di voi. Spero possiate capirmi».
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