Lo stupratore le ha chiesto di salire insieme a lui sul tetto di un palazzo, l’ha violentata e poi cosparso i suoi abiti di benzina, dandole fuoco: arrestato per stupro, tentato omicidio, assalto e violazione di proprietà privata. La vittima è in fin di vita
Arriva proprio nel giorno della Festa della Donna la notizia dell’ennesima violenza sessuale perpetuata su una minorenne in India, un Paese con una popolazione di 1,2 miliardi di persone in cui, secondo le statistiche, avviene uno stupro ogni mezzora. Questa volta la vittima, una quindicenne, è stata prima stuprata e poi bruciata viva sul terrazzo della palazzina in cui viveva insieme ai genitori, a Greater Noida, vicino a New Delhi. Adesso è ricoverata in un ospedale della capitale indiana con ustioni su oltre il 90% del corpo e lotta tra la vita e la morte. Il colpevole sarebbe un giovane ventenne, fermato dalla polizia locale in seguito all’accaduto. Secondo la prima ricostruzione pare che i genitori della vittima abbiamo sentito urlare la figlia, raggiungendola sulla terrazza del condominio e ritrovandola con il corpo completamente ricoperto da ustioni. Lo stupratore sarebbe entrato di notte nel palazzo chiedendo alla giovane di salire sul tetto insieme a lui, dove si è consumata la violenza sessuale. Infine avrebbe cosparso i suoi vestiti di benzina, dandole fuoco. Il vice commissario Rakesh Kumar, ha riferito ai media locali che il ragazzo, che abita nello stesso villaggio della vittima, Tigri, sia stato trovato con le mani ferite da ustioni. Forti tensioni registrate nella comunità dopo la violenza, tanto che le autorità hanno deciso di dispiegare un contingente di sicurezza.
Accusato di stupro, tentato omicidio e assalto
Sporgendo denuncia i genitori della 15enne hanno riferito che la ragazzina è stata anche colpita alla testa dal suo stupratore prima che quest’ultimo si sia dato alla fuga. Il giovane è accusato di stupro, tentato omicidio, assalto e violazione di proprietà privata. La madre avrebbe riferito che l’accusato è minorenne e «che aveva una relazione con la ragazza da un anno». La polizia però, in attesa di accertamenti, lo sta considerando per il momento come un adulto. E come vuole la legge introdotta dopo il caso di Nirbhaya, una studentessa di New Delhi, anche lei vittima di stupro, secondo cui agli stupratori di oltre 16 anni di età si applica il codice penale previsto per gli imputati maggiorenni, adesso il giovane dovrà rimanere in carcere e rispondere dei reati.
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