Orrore Usa, adesca la figlia online per ricattarla e stuprarla: adesso rischia 250 anni di carcere

L’uomo aveva creato dei falsi profili per instaurare un rapporto con la figlia 14enne: dopo averla conquistata ha iniziato con i ricatti, le ha chiesto delle foto senza nulla addosso, per poi ricattarla e violentarla. Dopo mesi la ragazzina ha avuto il coraggio di confessare tutto. Il padre orco adesso rischia 250 anni di carcere

Orrore Usa, adesca la figlia online per ricattarla e stuprarla: adesso rischia 250 anni di carcere

Aveva pianificato tutto nei minimi dettagli per ricattare la figlia 14enne e abusare di lei. L’orribile vicenda si è consumata a New York, dove un uomo di 41 anni ha ingannato la figlia fingendosi un adolescente per adescarla online e instaurare con lei un rapporto tale da farle credere di stare insieme. Da quanto riportato pare che il 41enne, di cui non è stata rivelata l’identità per proteggere la privacy della minorenne, abbia creato nel settembre 2013 una serie di profili falsi sui vari social network per agganciare la ragazzina, fingendosi un ragazzo di 16 anni desideroso di fare la sua conoscenza. Dopo averla conquistata è passato quindi alle sue reali intenzioni, chiedendole di scattarsi delle foto nuda e inviargliele via chat, e proponendole discussioni incentrate solo ed esclusivamente sul sesso. La ragazzina, che nonostante non avesse mai visto il ragazzo si sentiva ormai legata a lui, accettò questa proposta, anche se con qualche titubanza. Solo dopo qualche mese, stanca di non riuscire mai a vederlo, decise di interrompere quella pseudo-relazione. Una decisione che l’uomo non digerì affatto, tanto che iniziò con i ricatti, minacciandola di mandare le foto al padre. Terrorizzata da questa possibilità, e inconsapevole che in realtà l’orco era proprio il padre, la 14enne temporeggiò ancora un po’. «Ti ho detto un sacco di volte che non mi piaceva mandarti delle foto nuda – gli scriveva – adesso minacci di mandare quelle foto a mio padre? La mia vita è rovinata per sempre». Poi smisero di sentirsi e lui, fingendosi ancora una volta un’altra persona, scrisse alla figlia una lettera per comunicarle che quel ragazzo, mai esistito, si era suicidato. Infine le si presentò a casa con le sue foto nuda dicendole che un ragazzino gliele aveva inviate online.

Accusato di abusi sessuali e incitamento alla pornografia infantile
A quel punto la perversione dell’uomo si fece ancora più intensa, diventando l’incubo della ragazzina: la ricattò per un lungo periodo per abusare di lei ogni volta che voleva. Fino a che la giovane vittima non ha avuto il coraggio di raccontare tutto ad un’infermiera della sua scuola. Il padre orco è stato arrestato e accusato di una dozzina di reati federali, tra cui abusi sessuali, scambio e detenzione di materiale pedopornografico e incitamento alla pornografia infantile. Adesso rischia fino a 250 anni di carcere. A luglio la sentenza.

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