Perché l’inverno è la stagione del cuffing season: cos’è il disturbo sempre più diffuso e preoccupante

L’inverno è la stagione in cui in tanti possono andare incontro a quello che viene definito “cuffing season”: ecco in cosa consiste.

Ognuno di noi può preferire una stagione rispetto all’altra, ma l’opinione che si ha in merito all’inverno può essere contrastante. C’è chi ha una predilezione per le temperature alte, per questo non vede l’ora che questo periodo possa finire perché percepisce come una sofferenza l’idea di doversi coprire con i vestiti e magari avere comunque freddo.

inverno è la stagione del cuffing season
Non tutti hanno una predilezione per l’inverno (litalianews.it)

Altri, invece, ritengono questa situazione come una propria “zona di comfort”, ben sapendo che potersi proteggere con gli abiti, oltre al riscaldamento negli ambienti al chiuso non consente di soffrire troppo.

Non tutti lo sanno, ma questa è anche la fase dell’anno in cui tante persone riscontrano quello che viene definito “cuffing season”, fenomeno che risulta essere diffuso soprattutto dalla pandemia e che può portare a non stare bene con se stessi. Vediamo meglio quali sono gli stati d’animo tipici delle persone che ne soffrono e come può essere possibile risolvere.

L’inverno è una “cuffing season”: ecco perché

In inverno le giornate sono più brevi, già quando si esce dal lavoro ci si ritrova al buio, per questo sono davvero poche le ore in cui è possibile vedere la luce. Chi non ama questo periodo dell’anno potrebbe quindi non vedere l’ora di varcare la porta di casa e di trascorrere la serata sul divano guardando un film in totale relax. Farlo in modo solitario potrebbe però generare tristezza in alcuni, al punto tale da descrivere questa situazione come una “cuffing season”.

Ma cosa si intende con questo termine di cui forse in pochi hanno sentito parlare? Il riferimento è al desiderio di poter essere in coppia nel periodo che va da ottobre a marzo, con un’apice in concomitanza con la giornata di San Valentino, momento che tanti vorrebbero vivere con un amore al proprio fianco (chi non ha questa possibilità di sente triste anche solo guardando le pubblicità relative alla ricorrenza).

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In inverno tanti sentono il desiderio di stare in coppia (litalianews.it)

La definizione non è stata scelta a caso: “cuffing season” significa infatti “stagione dell’ammanettamento”, dove per ammanettamento si intende l’idea di avere qualcuno che possa prendersi cura di noi, anche con piccole attenzioni quotidiane, soprattutto quando fa freddo e un abbraccio può scaldare il cuore.

La teoria è confermata anche da diversi psicologi, convinti che in questa fase si possa essere più inclini alla depressione, anche a causa di un calo della serotonina, ormone che riduce ansia e aggressività e facilita il buon umore. Avere al fianco qualcuno che ci permetta di essere sereni e amati non può quindi che fare bene a tutto l’organismo.

Ne vale davvero la pena?

L’idea di avere un partner in inverno se si avverte quel periodo come una “cuffing season” può essere diffusa e avvertita soprattutto da chi è solo da tempo e desidera vivere le emozioni che un amore può regalare. È bene però in questi casi guardare dentro di sé e capire davvero cosa si desidera. Tropo spesso, infatti, si tende a cercare di innamorarsi solo per colmare una mancanza, senza capire se davvero quella persona faccia al caso proprio.

A volte, infatti, chi inizia una relazione in maniera frettolosa si rende conto che quella persona non è poi del tutto la più adatta, per questo ci si finisce poi per lasciare in breve tempo, magari proprio in concomitanza con l’arrivo della primavera. In quella fase, infatti, spesso si verifica il fenomeno opposto, ovvero si sente il bisogno di essere più liberi, sperando magari di fare conquiste in vacanza.

Essere troppo impulsivi anche nelle scelte affettive non è salutare, può portare poi a essere ancora più amareggiati quando ci si rende conto di avere fatto l’ennesima scelta sbagliata. C’è chi addirittura si convince di non poter trovare mai qualcuno che faccia al caso proprio e di essere destinato a essere sempre infelice. Insomma, meglio restare single un po’ più a lungo per poi sentirsi ancora più sereni quando si trova la persona giusta.

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