La vicenda avrebbe un po’ il sapore delle vecchie commedie all’italiana se non rientrasse in un’indagine più ampia nell’ambito della prostituzione minorile; a Porto Recanati (Macerata), un novantenne benestante ha letteralmente abbandonato la moglie al supermercato perché preso dai bollenti spiriti e smanioso di appartarsi con una prostituta. O meglio, con una scusa è uscito dal supermercato, è salito in auto ed è corso alla Pineta del centro marchigiano per caricare una minorenne nigeriana dedita al meretricio in quel luogo. Ma quasi subito sono giunti i carabinieri, che da giorni stanno monitorando la zona interessata, da qualche tempo, dal fenomeno della prostituzione minorile nigeriana, che li fermano e li portano in caserma. A quel punto, l’uomo non può fare altro che chiamare imbarazzato la moglie e dirle dove si trova; la donna si presenta dai carabinieri e, appena saputo il motivo del ritardo del marito, non ci ha visto e lo ha preso a schiaffi direttamente lì, davanti a tutti.
La pineta è un luogo di alto tasso di prostituzione
E’ da un po’ di tempo, infatti, che i carabinieri di Porto Recanati stavano monitorando la zona della Pineta, che per qualche motivo è divenuta un frequentato posto di prostituzione minorile, che riguarda soprattutto cittadine nigeriane. I carabinieri, assieme ai colleghi di Civitanova Marche, hanno controllato tutto il perimetro: quattro persone, due uomini e due donne, tutti africani, sono stati denunciati perchè non avevano i documenti d’identità. Le due giovani avevano dichiarato di avere 21 anni ma, attraverso l’esame radiografico dei polsi, è risultato che erano appena 17enni. Le due sono state affidate ai servizi sociali. Anche nei giorni scorsi, nel corso di altri controlli, era stata denunciata un’altra nigeriana senza documenti.