Reggio Emilia città ultra smart: è 11° nella classifica Italiana ‘ICity Rate 2017’

Trainata dagli interventi per lo sviluppo digitale e per il controllo, la protezione e la messa in sicurezza del suolo e del territorio, Reggio Emilia scala tre posizioni in classifica e si piazza 11°, dietro solo alle grandi metropoli italiane

Reggio Emilia città ultra smart: è 11° nella classifica Italiana 'ICity Rate 2017'

È passato molto tempo da quando Reggio Emilia era solo un avamposto romano a difesa della Via Emilia, oggi, infatti, la “Città del Tricolore” è in continua evoluzione e già da anni ha iniziato un processo di rinnovamento verso una città sempre più smart e attenta ai bisogni della sua popolazione. Forte dei progressi raggiunti nel settore digitale, infatti, Reggio Emilia sta scalando la classifica nazionale delle città più intelligenti (in senso tecnologico) e oggi, su 106 città capoluogo esaminate, si piazza all’11° posto scalando, rispetto al 2016, 3 posizioni nel Rapporto annuale ICity Rate 2017, realizzato da Forum PA per fotografare la situazione delle città italiane nel percorso verso città più tecnologicamente avanzate. Gli obiettivi del comune emiliano sono tutti rivolti a creare una città più vivibile per i suoi cittadini, più inclusiva e vicina ai loro bisogni, rispondendo ad essi con proposte all’avanguardia, ma senza mai tralasciare i target globali di sviluppo sostenibile. Reggio Emilia è una città che corre verso il futuro, trainata da un’economia ricca di eccellenze e da un mercato immobiliare in crescita: sono molte infatti le persone che, ogni anno, cercano immobili in vendita o in affitto nel comune emiliano.

ICity Rate 2017
Il Rapporto stilato da Forum PA è un indicatore del livello di vita delle città, in cui si individuano e analizzano diverse dimensioni urbane, delle quali si valutano diversi indicatori basati su numerose variabili: questi vengono poi sintetizzati in un unico valore, ICity index, che consente di stilare una classifica dei capoluoghi studiati. La classifica di quest’anno premia l’Emilia Romagna, piazzando nelle prime posizioni quattro città oltre a Reggio Emilia: Ravenna, Parma e Modena sono in cima alla classifica, anche se la punta di diamante rimane Bologna, seconda a soli due punti da Milano, prima indiscussa.

Parlando di Reggio Emilia, nel rapporto si legge: “Sostenibilità, inclusione e innovazione sono parole di casa. Un risultato che, nel complesso, racconta un approccio, condiviso a livello regionale, che ha scommesso oramai da tempo su una crescita sostenibile e inclusiva, portata avanti in una logica di condivisione e di collaborazione multi-stakeholders reale e sempre più solida”.

Tra le 15 “dimensioni di sostenibilità” che la ricerca considera, Reggio Emilia si pone ad alti livelli in almeno 7 di queste, rimanendo in tutte e 15 comunque nei primi 50 posti: i livelli raggiunti dalle città sono calcolati anche in rapporto agli obiettivi di sostenibilità globale dell’Agenda 2030:
• Reggio Emilia risulta al nono posto per le categorie “Trasformazione digitale”, che misura lo stato di attuazione dell’Agenda digitale, il potenziamento e la diffusione delle reti intelligenti, le garanzie di accesso a dati e informazioni, servizi open data e strategie di comunicazione sui social network. Questa è in genere una categoria in cui eccellono le città metropolitane, ma Reggio Emilia fa eccezione piazzandosi nella top ten;
• Nona posizione anche per quanto riguarda l’indice “Suolo e territorio”, ovvero la capacità di mitigare il rischio che l’impermeabilizzazione del suolo determina nei centri urbani, per ridurre la vulnerabilità del suolo e il potenziale negativo che ne deriva;
• Decimo posto per “Energia”, ovvero Efficienza energetica e rinnovabilità delle fonti, e undicesimo per “Crescita economica”;
• Altra eccellenza reggiana è per la “Governance e partecipazione”, in cui si piazza al dodicesimo posto: il governo della smart city e i processi di gestione del cambiamento delle città si agganciano ai processi gestionali interni alla Pubblica Amministrazione, alla capacità di avviare percorsi di progettazione innovativi per lo sviluppo urbano, alla attenzione green, fino a due dimensioni nuove: il ricorso da parte dell’amministrazione a strumenti di partecipazione e gestione beni comuni e la presenza di iniziative di innovazione sociale;
• Entro la quindicesima posizione anche: l’efficacia del “Sostegno sociale e il contrasto alla povertà” (tredicesimo posto); il livello di “Legalità e sicurezza” (quattordicesimo posto); la qualità e i servizi di “Mobilità sostenibile” (quindicesimo posto).

Il 24 ottobre a Milano, giorno di presentazione del Report, è intervenuta con soddisfazione l’assessore all’Agenda digitale e alla Partecipazione, Valeria Montanari, commentando così il risultato raggiunto dalla sua città: “La condivisione di un Piano strategico sull’Innovazione, la sottoscrizione e la messa in pratica del Protocollo digitale con 35 enti della città, i nuovi servizi digitali, i 41 chilometri di nuova fibra ottica pubblica, i progetti sugli Open data, i processi di alfabetizzazione digitale come Genitori Connessi e la condivisione delle buone pratiche con la comunità degli innovatori: tutti questi progetti hanno contribuito a mettere in moto a Reggio Emilia un processo virtuoso”.

“Con esso si intende favorire la cultura digitale e la consapevolezza nei cittadini dell’importanza di un tema che non è più solo innovazione, ma vita quotidiana. Il Comune di Reggio Emilia, insieme agli altri soggetti dell’innovazione in città, continuerà ad investire e a credere nei processi digitali ritenendoli opportunità e diritti per i cittadini”.

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