Successione, il dettaglio che tutti sottovalutano: attenzione, può cambiare tutto

Un dettaglio nell’atto di successione può cambiare la vita di molti e quindi bisogna capirne il senso e fare attenzione.

Donare una casa ai figli è un gesto bellissimo ma richiede anche delle tutele di cui spesso non si tiene conto. Si sottovalutano le condizioni, ciò che può accadere nel futuro e quello che può improvvisamente determinare esigenze diverse.

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Il dettaglio da non sottovalutare durante la successione (litalianews.it)

Prima di procedere dunque è fondamentale richiedere la consultazione di uno specialista in materia ma soprattutto avvalersi di quelle facoltà previste dalla legge che sono un vero e proprio elemento fondamentale per il futuro e la salvaguardia del bene.

Successione, questo dettaglio cambia tutto

Bisogna ricordare sempre di non precludere tutti i diritti di godimento della persona, anche quando si effettua una donazione. C’è differenza infatti tra usufrutto e nuda proprietà e questi due elementi possono determinare ciò che avviene dopo il dono in vita ma anche quanto accade con una successione dopo la morte.

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Come evitare brutte sorprese dopo la donazione (litalianews.it)

L’usufrutto è regolato dall’articolo 978 del Codice Civile e consente ad un individuo di utilizzare un bene di un’altra persona. Il proprietario in quel caso è identificato con ruolo di nudo proprietario ovvero di soggetto che ha diritto all’immobile, pena sempre l’usufrutto di un’altra persona. Quindi, semplificando, chi ha l’usufrutto di un bene non può essere rimosso da quell’immobile e chi detiene la nuda proprietà deve attendere che il bene si liberi per entrarne veramente in possesso.

Quando si acquista un immobile e c’è la specifica nuda proprietà si fa riferimento, alla volontà di chi vende, di sottoscrivere questo accordo. In questo modo la persona compra a prezzo agevolato ma sa di non poter godere di quella casa fino a quando non sarà libera. L’usufrutto però non è illimitato, può durare un massimo di 30 anni e può essere stabilito in base alle proprie esigenze.

Un genitore che dona un immobile a un figlio può anche stabilire l’usufrutto di un altro se è genitore di più persone ma può anche donare una casa e decidere l’usufrutto di un amico o parente. In quel modo, quando avverrà il decesso, comunque la persona potrà continuare a godere di quella casa, anche con il cambio di proprietà. Questo vale anche quando un genitore decide di donare e quindi intestare l’immobile al figlio ma lo fa con proprio usufrutto, in questo modo si tutela perché per tutta la sua vita potrà continuare a utilizzare quella casa senza limiti.

Questa tutela è necessaria in ogni caso altrimenti il nuovo proprietario può anche scegliere di richiedere l’uscita di casa dei genitori se di fatto non c’è usufrutto. Si tratta di una questione al limite del possibile ma che comunque di fatto potrebbe capitare e capita, quindi meglio tutelarsi prima.

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