Vittoria della Lega: netto trionfo in Senato. Le opposizioni si ribellano

Per la prima volta e dopo averci lavorato per anni è passato un decreto a cui il Carroccio stava pensando da tanti anni

Una vittoria attesa da anni. E si festeggia come mai nella vita. E’ accaduto alla Lega di Matteo Salvini e a tutti i senatori che fanno parte del Carroccio e che seguono questa filosofia politica. Dopo diversi tentativi andati a vuoto negli anni e dopo diverse elaborazioni del documento, il Senato ha approvato in prima lettura il tanto discusso ddl Calderoli sull’Autonomia differenziata. L’esito dei voti è stato di 110 favorevoli, 64 contrari e 3 astenuti. A causa di questa votazione, il tanto atteso provvedimento scritto e presentato da Roberto Calderoli passa all’esame della Camera.

La bagarre
Battaglia a suon di bandiere tra la Lega che sventola il Leone di San Marco e l’opposizione che sbandiera il tricolore (Ansa Italianews.it)

 

Ma non è andato tutto liscio come l’olio anzi, l’opposto. Da una parte la Lega, dall’altra l’opposizione e, successivamente in una storia curiosa, anche i senatori di Fratelli d’Italia. E, proprio, durante il voto diversi parlamentari del partito democratico, in segno di protesta contro il ddl appena approvato, hanno intonato l’inno d’Italia, cantandolo a squarciagola e sventolando il tricolore. E appena diramato e annunciato il risultato il vicepresidente di turno Gian Marco Centinaio ha sospeso così la seduta parlamentare. In aula c’è stata un po’ di bagarre, con qualcuno che era livido in volto e altri, pur non essendo d’accordo, con qualche sorriso.

Insorge l’opposizione. Schlein: “In questo modo la Meloni ha spaccato l’Italia, ma daremo battaglia”

L'esito
Il risultato del Senato al ddl Calderoli sull’autonomia differenziata (Ansa Italianews.it)

 

In aula c’è stato un momento di smarrimento, anche perché l’Inno d’Italia veniva cantato dal Pd e anche da Fratelli d’Italia, anche se il coro relativo all’inno di Mameli si è levato dai banchi delle opposizioni e i senatori di FdI sono andati subito dietro. Dalla parte opposta, ecco che è spuntata la bandiera del leone di San Marco simbolo del Veneto, mostrata dalla senatrice leghista Mara Bizzotto, numero due del gruppo a Palazzo Madama. E magari, si poteva anche evitare, visto che era in contrapposizione alla bandiera italiana. E all’interno del Parlamento italiano non è stata proprio una cosa edificante.

Naturalmente il Pd, ma tutta l’opposizione non è d’accordo con quanto è stato deciso, tanto che il segretario del Pd Elly Schlein ha tuonato: “In questo modo il Governo e la Meloni hanno deciso di spaccare l’Italia, di creare dei cittadini di serie A e cittadini di serie B, tutto questo per fini politici. Daremo una durissima battaglia alla Camera“. Dello stesso avviso anche il leader del M5S Giuseppe Conte e gli altri. Occhio che potrebbe anche passare alla Camera, e così sarà, ma ci sarà sempre l’esame alla Consulta e lì sarà dura che tutto vada liscio come l’olio come è accaduto al Senato.

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