Le umiliazioni sarebbero andate avanti per un anno; il comico e regista toscano sarebbe stato ripetutamente picchiato e umiliato dal suo badante georgiano. La scoperta fatta grazie alla segnalazione di un altro assistente, testimone dei fatti
La Procura di Prato ha avviato un’indagine per maltrattamenti contro un badante georgiano accusato di violenze ed umiliazioni a Francesco Nuti; il celebre comico e regista toscano, com’è noto, non è più autonomo da una decina di anni a causa di un incidente domestico e necessita di una continua assistenza. L’indagine è partita a seguito di una denuncia fatta da un altro collaboratore domestico, che ha assistito di persona ai maltrattamenti. La Procura ha disposto l’allontanamento del georgiano e l’interrogatorio nei suoi confronti si svolgerà tra una decina di giorni. La denuncia è stata fatta materialmente dal fratello di Nuti, Giovanni, ma nel corso del colloquio con il sostituto procuratore Antonio Sangermano, Nuti avrebbe anche scritto su un biglietto: «Ho paura». Secondo quanto accertato dall’indagine, i maltrattamenti e le vessazioni andavano avanti da un anno.
I maltrattamenti e il calvario dell’attore
Il georgiano non si è fatto problemi a colpire Nuti con schiaffi sul collo, pratiche violente e umiliazioni, commettendoli quasi quotidianamente; in seguito, a cavallo tra dicembre e gennaio un altro assistente di origine africana, chiamato a sostituire l’uomo che sarebbe dovuto partire per una vacanza, ha potuto notare di persona i maltrattamenti. Subito il giovane ha raccontato tutto alla nipote del regista di “Occhio Pinocchio”, Margherita, la quale lo ha riferito a sua volta al padre Giovanni che non ha esitato a denunciare; giovedì, al ritorno dalla vacanza, il badante georgiano è stato subito fatto allontanare dalla casa di Nuti dal giudice per le indagini preliminari. Purtroppo, è sotto gli occhi di tutti il lungo calvario che il comico fiorentino sta attraversando in questi dieci anni, precisamente da quel maledetto 3 settembre 2006 in cui cadde in coma a seguito di un incidente domestico. Operato d’urgenza, Nuti restò sospeso tra la vita e la morte per due lunghi interminabili mesi, fino al 24 novembre. Poi fu sottoposto ad una lunga riabilitazione di tre anni, ma non è stato più in grado di vivere autonomamente ed alterna miglioramenti, in cui riesce a camminare anche da solo, a ricadute ed altri ricoveri. Ma a 60 anni non ha mai perso la speranza di tornare a lavorare di nuovo, un giorno.
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